Di Dio (Confcommercio) il 23 maggio: “Chiediamo legalità e sicurezza per fare impresa”
Patrizia Di Dio, vicepresidente nazionale di Confcommercio interviene per il trentennale della strage di Capaci al Foro Italico di Palermo in rappresentanza “delle imprenditrici e degli imprenditori che fanno il proprio dovere tutti i giorni, che rispettano le regole e che creano valore sui valori”.
“Confcommercio non vuole solo commemorare. Vuole che la memoria diventi testimonianza non rituale, impegno concreto. Quelle vittime hanno ispirato il risveglio civile e devono continuare ad essere uno stimolo all’azione. Chiediamo legalità e sicurezza, senza questo non è possibile fare impresa – prosegue Di Dio -. Palermo da città della mafia è diventata città di bellezza e le imprese rappresentano un tassello importante di coscienza civica”.
“Noi, che siamo il popolo del fare e che creando opportunità di lavoro possiamo dare il nostro contributo per liberare quanta più gente dai bisogni, chiediamo di essere messi nelle condizioni di fare e fare bene. Legalità e la sicurezza sono la garanzia del diritto alla libertà d’impresa. Ne chiediamo con forza l’attuazione, come nostro diritto alla libertà di impresa. Con uomini e donne sempre più liberi dalle mafie e dalla illegalità, l’impresa cresce di più, la società cresce di più, l’umanità cresce di più”.
“Diamo un senso pieno a questa commemorazione riaffermando la voglia di legalità, respingendo l’estorsione e ogni forma di violenza, rifiutandoci di dare spazio a condizionamenti impropri. Dobbiamo avere rispetto di noi stessi, il piacere di essere liberi, l’orgoglio di essere degni”, ha concluso la Di Dio.