Aeroporto di Birgi, Musumeci insiste: “Società con Palermo. Angius? Sta andando via”

Turbolenze politiche attorno all’aeroporto di Trapani Birgi. Da un lato Paolo Angius, amministratore delegato dell’Airgest, la società che gestisce l’aeroporto; dall’altro Nello Musumeci, presidente della Regione da tempo molto interessato al riordino del trasporto aereo dei passeggeri.

Angius ha appena detto che a giugno metterà in liquidazione la società di gestione dell’aeroporto di Trapani perchè senza un piano industriale e senza chiarezza sul futuro vuole evitare passività nei bilanci”. Il problema più serio dello scalo trapanese è da tempo l’addio della compagnia low cost Ryanair che assicurava in passato quasi 2 milioni di passeggeri.

Oggi la dura risposta di Musumeci che si trova a Marsala in visita al Museo Archeologico regionale lilibeo. Quando gli chiedono di replicare ad Angius, Musumeci ha risposto: “Angius sta andando via”. Poi ha aggiunto: “L’aeroporto di Birgi vive perché lo vuole la Regione, che ha tirato fuori decine di milioni”.

La speranza di Musumeci, piuttosto difficile da realizzare, è quella di dare vita a una forte sinergia con Palermo. “Lasciatemi lavorare, smettetela di fare polemiche, quando invece c’è la possibilità di poter creare una grande società Palermo – Birgi. Questo dovete augurarvi. Questa è la mia idea e del governo regionale. Se riusciamo a risolvere questo problema, siamo quasi a cavallo. I turisti arrivano. Speriamo di poterne fare un aeroporto capace di vivere in maniera autonoma. Ma non si dica che i turisti arrivano se c’è l’aeroporto, altrimenti ci vorrebbe un aeroporto in ogni città d’Italia”.

 

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