Almaviva, 500 posti di lavoro a rischio. Fava: “Si attivino i Governi nazionale e regionale”

“Nell’indifferenza generale, oltre 500 posti di lavoro sono a fortissimo rischio. Si tratta dei lavoratori Almaviva che fornivano il servizio clienti per Alitalia e su cui non una parola è stata spesa dal nuovo vettore ITA”. A dichiararlo è il presidente della Commissione Antimafia, Claudio Fava, che chiede l’intervento immediato dei Governi nazionale e regionale.

È fondamentale che i Governi nazionale e regionale si attivino immediatamente per il rispetto della clausola sociale e il passaggio nella società vincitrice del servizio di assistenza – continua Fava -. Occorre evitare una beffa atroce per i lavoratori e le lavoratrici cha hanno già pagato un prezzo altissimo con continue rinunce e sacrifici e che oggi rischiano di essere dimenticati”.

Anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e l’assessora al Lavoro, Giovanna Marano, hanno commentato la vicenda: “Stupisce che Ita, nei comunicati ufficiali per annunciare il nuovo fornitore del servizio per la gestione dell’assistenza clienti, non abbia fatto cenno alle salvaguardie occupazionali previste dalla nostra legislazione. Siamo desiderosi di capire se la professionalità finora garantita dalle centinaia di lavoratrici e lavoratori Almaviva di Palermo venga contrapposta a quella del personale di Alitalia in amministrazione straordinaria. Chiediamo al ministro del Lavoro, Andrea Orlando, di prendere in mano questa grave e delicatissima situazione e gli chiediamo che sia prioritariamente esercitata la clausola di salvaguardia occupazionale”.

“Oggi abbiamo appreso che la gestione del servizio clienti di ITA è stata assegnata a Covisian – dichiarano il segretario generale Slc Cgil Palermo Marcello Cardella e il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo – Nei comunicati ufficiali della nuova azienda di trasporto purtroppo non si fa nessun riferimento al personale che fino ad aggi, per conto di Almavaviva, ha svolto con grande abnegazione e professionalità questo delicato e importante servizio. Permangono e si rafforzano le nostre preoccupazioni per il futuro dei lavoratori di Palermo. Riteniamo pertanto dirimente l’apertura nei prossimi giorni di un tavolo istituzionale, già opportunamente richiesto dalle segreterie nazionali. Un tavolo che deve dare risposte concrete ai lavoratori garantendo loro una continuità occupazionale. ITA è una azienda pubblica e come tale no può sfuggire all’applicazione delle clausole sociali previste per legge e dal CCNL TLC”.

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