Corrao: “Preoccupato per l’impatto dell’eolico off-shore tra Sicilia e Tunisia”
L’eurodeputato siciliano, Ignazio Corrao, ha commentato la recente richiesta di concessione demaniale operata dalla società Renexia per la realizzazione di un mega parco eolico offshore fra la costa occidentale della Sicilia e la Tunisia a largo delle Egadi.
“Il progetto di eolico off-shore tra Sicilia e Tunisia è quanto di più pericoloso possa esserci per la nostra pesca in quell’area del Mediterraneo. Un progetto che – nonostante l’obiettivo green di produzione di energia rinnovabile – non ho paura di definire folle. Non solo avrebbe un impatto ambientale enorme, ma soprattutto decreterebbe la fine della pesca in quel tratto di oltre 18 milioni di metri quadrati di mare”.
“Stiamo parlando di un parco eolico off-shore composto da 190 generatori, che sottrarrebbe un’area di mare sconfinata alle nostre marinerie. Si tratta di un’area molto pescosa, situata nei pressi dei banchi Talbot e Skerki – continua – . I nostri pescatori, soprattutto chi usa il palangaro, per esempio per la pesca del tonno, sarebbero costretti non solo ad abbandonare definitivamente quelle aree ma anche a stare lontani decine di miglia. Un danno enorme, che aggrava la crisi del settore”.
Corrao, quindi, chiede l’intervento della Regione: “Questo progetto è un manifesto del capitalismo fintamente “green” più spietato, che spolpa le risorse naturali di un territorio e porta allegramente i profitti altrove lasciando macerie. Avviso tutti gli speculatori che ci opporremo fino alla fine – e con tutti i mezzi – a questa operazione scellerata. Al nostro fianco le marinerie e i territori delle Isole Egadi, Marsala, Mazara del Vallo, Trapani. Tutti insieme per contrastare questa follia. La Regione faccia la sua parte e intervenga tempestivamente tutelando i nostri interessi“.
REGIONALI; AUMENTO DI STIPENDIO PER LA “TREGUA”
SUPERMARIO DRAGHI, BASTA “POCO” PER METTERE D’ACCORDO (QUASI) TUTTI