Amministrative, il centrosinistra punta su Franco Miceli per la corsa a sindaco di Palermo

Un nome “nuovo” per il centrosinistra, a poco più di 100 giorni dalle elezioni amministrative. Si tratta di Franco Miceli, un passato da assessore nella giunta Orlando di 20 anni fa (quando il Pd si chiamava ancora Pds), che potrebbe stare bene a Pd, M5S e Sinistra ecologista che rappresentano lo zoccolo duro della alleanza di centrosinistra.

Le premesse sembrano autorizzare un certo ottimismo, dopo mesi di affannosa ricerca del miglior candidato possibile. Restano ancora, però, alcune resistenze come quella dell’attuale sindaco Orlando che non vedrebbe di buon occhio questa scelta e che soprattutto non avrebbe gradito il fatto che la scelta di Miceli sarebbe passata sopra la sua testa.

Dal punto di vista politico questa scelta raffredderebbe l’avvicinamento del centrosinistra con Italia Viva che aveva espresso finora l’ipotesi di candidare a sindaco Davide Faraone. Anche questo è un aspetto che andrà valutato nei prossimi giorni.

Franco Miceli, attuale presidente nazionale dell’Ordine degli Architetti, ha da tempo lasciato incarichi politici e sembra avere preso di buon grado l’idea di essere candidato a sindaco (senza primarie). Sul suo nome si è già espresso favorevolmente il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle.  Steni Di Piazza, Adriano Varrica, Roberta Alaimo, Aldo Penna e Valentina D’Orso dicono che Miceli “rappresenta una figura autorevole la cui disponibilità ad essere in prima linea per occuparsi di Palermo sarebbe un’eccellente notizia. Da anni, in primis grazie ai nostri consiglieri comunali e di circoscrizione, lavoriamo nell’esclusivo interesse di Palermo e ora stiamo costruendo percorsi per dare una guida salda, concreta e lungimirante alla città”.

Nulla di nuovo invece nel centrodestra dove l’attuale assessore regionale all’Istruzione Roberto Lagalla resta potenzialmente il più autorevole candidato della coalizione per la candidatura a sindaco di Palermo. Ma ci sono ancora malumori da appianare visto che Fratelli d’Italia insiste sul nome dell’avvocato Carolina Varchi, molto vicina a Giorgia Meloni. L’imminente visita siciliana di Matteo Salvini, leader della Lega, potrebbe dare un’accelerazione alle trattative all’interno della coalizione che non ha gradito lo “scatto in avanti” del leader di Forza Italia Gianfranco Micciché che due giorni fa ha parlato di Lagalla “come il miglior candidato sindaco possibile”.

Diversa la posizione di Giampiero Trizzino, deputato regionale del Movimento 5 Stelle. “Mi duole far presente che il suo nome non è mai uscito in alcuna discussione di coalizione. Avremmo gradito di potere parlare di nomi importanti come il suo, ma in un ragionamento costruttivo che ponesse al centro un progetto per Palermo e alla presenza di tutte le componenti politiche. Chi lo ha tirato in ballo in questo modo non ha fatto un buon servizio né alla coalizione né, tantomeno, a lui. Più che giocare al totonomi mi piacerebbe che ai palermitani si cominciassero ad offrire soluzioni ai problemi della città”.

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