Andreoli (Laais): “Garantire agli autotrasportatori condizioni dignitose di lavoro”

La Laais, Lega Autotrasportatori Autisti Indipendenti Siciliani, sosterrà il diritto a lavorare in condizioni dignitose e difenderà a spada tratta autisti e autotrasportatori, già sottoposti a turnazioni massacranti e a dequalificazione che stanno causando l’esodo di massa.

Si conclude così una dura nota a firma di Tania Andreoli, rappresentante per l’Italia della società statunitense Legacy Corporation CDL International e fondatrice della Laais, in cui denuncia che nelle aree di servizio della rete di Società Autostrade per l’Italia Spa, finanziate da milioni di contribuenti, siano essi utilizzatori e non, venga impedito ai non vaccinati, soprattutto a categorie merceologiche, quali gli autotrasportatori e gli autisti, di consumare in modo dignitoso i pasti, limitandone addirittura l’assortimento.

La Andreoli cita un episodio verificatosi nell’area di servizio Magra Ovest, nei pressi di La Spezia. “Autisti di varie flotte sono stati invitati dagli operatori dell’autogrill ad uscire e a consumare semplici panini e non piatti caldi in piedi, come le bestie, guardati a vista da forze dell’Ordine e clienti vaccinati. Tutto questo è semplicemente inaccettabile in uno Stato che di diritto ha ormai soltanto il nome”.

“Si rammenta – prosegue la Andreoli – che l’articolo 1 della nostra Costituzione, tuttora vigente, stabilisce che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro e che, come tale, dovrebbe tutelare lavoratori e dignità del lavoro, e che il Decreto Legge 105, istitutivo del Certificato verde, non è ancora legge dello Stato ed è stato altresì bocciato dal Garante Privacy. La Laais interverrà sui tavoli europei e presso la Corte Internazionale Penale dell’Aja per i gravissimi abusi a danno di autisti ed autotrasportatori, poiché l’Italia sta disattendendo per l’ennesima volta il cosiddetto “Pacchetto Mobilità”, entrato in vigore nell’agosto 2020, nella misura in cui non sta promuovendo la costruzione e l’utilizzo di aree di servizio sicure e protette”.

“Occorre quanto prima – conclude la Andreoli – autorizzare aree di ristoro dedicate, i Truck point, per consentire a coloro che assicurano a tutta la popolazione forniture costanti e benessere, di poter ristorarsi, riposare e poter usufruire di servizi igienici decenti. Le aree di servizio, attrezzate in malo modo e asservite al sistema dovranno preoccuparsi di garantire ad autisti e autotrasportatori pasti caldi all’esterno dei locali, in modo adeguato. Assicurare un servizio di pubblica utilità non è un optional e non lo sono nemmeno il Regolamento del Parlamento europeo, il quale vieta discriminazioni tra coloro che hanno ricevuto una o più dosi di “vaccino”, coloro che non possono riceverlo e coloro che hanno scelto di vaccinarsi, nonché la Convenzione di Oviedo (Convenzione sui Diritti umani e la biomedicina) del 4 aprile 1997, stranamente mai ratificata dall’Italia”.

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