Antonella, la “prova d’amore”: prelevati gli organi della bimba morta per la “prova estrema”
Saranno donati a tre bambini in attesa di trapianto (a Roma e Milano) gli organi della piccola Antonella Sicomero, la bimba di 10 anni per la quale ieri i medici dell’Ospedale dei Bambini di Palermo hanno dichiarato la morte cerebrale. Oggi il prelievo degli organi; domani invece si svolgerà l’autopsia – disposta da Procura della Repubblica e Procura dei minori – per confermare le cause del decesso.
Nella mattinata di oggi si è svolta la procedura di espianto degli organi (coordinata dal Centro regionale trapianti della Sicilia) a seguito dell’arrivo nel capoluogo dell’equipe medica dell’ospedale Bambino Gesù: ad essere prelevati fegato, pancreas e reni, che (se risulteranno idonei) saranno donati per salvare la vita ad altre persone. Niente da fare per gli altri organi: i genitori non hanno dato l’assenso al prelievo delle cornee. Cuore e polmoni sono invece già risultati inutilizzabili.
Un gesto di solidarietà e amore dopo l’immane tragedia della piccola originaria del quartiere Kalsa, a due passi dalla Magione, rimasta strangolata in casa dalla cinta dell’accappatoio, probabilmente per una “challenge” di resistenza sul social network TikTok, che ha espresso cordoglio e vicinanza alla famiglia e offerto la propria collaborazione nell’ambito delle indagini.
Sono due le inchieste aperte e l’ipotesi di reato formulata dagli inquirenti è quella di istigazione al suicidio. La piccola avrebbe raccolto la sfida estrema sull‘app, molto diffusa tra gli adolescenti, seguendo i vari passaggi prima di restare asfissiata, trovandosi poi senza forze e crollando per terra. Lo smartphone della piccola (che aveva più di un profilo) era nel bagno: tra le ipotesi ci sono quelle che stesse emulando il video di qualcun altro, stesse facendo delle prove oppure che fosse in corso una chat live.
La corsa disperata di genitori e parenti verso l’ospedale non è servita ad evitare il peggio. Una tragedia che ha riaperto il dibattito sul ruolo dei social nella vita di relazione e che ha colpito un’intera città, spingendo il Comune a farsi interprete di questo sentimento. Per la piccola Antonella sono state disposte le bandiere a mezz’asta in tutti gli uffici comunali e indetto un minuto di silenzio in tutte le istituzioni scolastiche del capoluogo.
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