Appalti pubblici, Salamone (Ance): “Il sistema attuale danneggia le imprese”
Carmelo Salamone, presidente provinciale dell’Associazione dei costruttori, denuncia l’attuale sistema degli appalti che creerebbe disparità tra le aziende, oltre a ridurre la trasparenza. Il numero uno di Ance Agrigento si è espresso dopo la pubblicazione nei giorni scorsi dei dati riguardanti le percentuali di ribasso nelle procedure pubbliche.
“Dati sicuramente incoraggianti – afferma – ma che purtroppo non ritraggono la situazione nella propria complessità. La media, infatti, è stata realizzata senza distinguere tra le varie tipologie di gara, e quindi quei numeri, così positivi, perdono di valore quando andiamo a guardarli nel dettaglio.
Nelle gare aperte, che si svolgono con la procedura del massimo ribasso, le percentuali supererebbero il 30% con un sistema che spinge le aziende a inseguire il prezzo più basso, riducendo i margini di profitto e spesso rendendo anche più complesso realizzare effettivamente l’opera appaltata.
“Come Ance abbiamo sempre manifestato la nostra contrarietà a questa disparità – spiega Salamone – e ci chiediamo perché si continui a seguire questa strada. Perché la Politica non sostiene un percorso di effettiva democratizzazione? Perché continuare a fare orecchie da mercante? A chi conviene questo sistema? Oggi non si può più attendere, perché molte aziende non potranno più continuare a lavorare“.
Salamone, quindi, chiede che si torni ad una procedura unica, quella cioè del massimo ribasso con il metodo che era stato previsto nella legge regionale 16 sugli appalti. Il presidente di Ance, infine, ha evidenziato incertezza: nonostante il Governo abbia approvato il Decreto ristori, ad oggi non sarebbero arrivate liquidazioni e non ci sarebbero nemmeno certezze per il secondo semestre del 2021.
TRASPORTAVA 3 KG DI HASHISH SU UN PULLMAN: ARRESTATO CORRIERE 34ENNE DI VITTORIA