Arresti al Comune, Orlando: “I progetti li abbiamo bloccati. Arcuri? Andrà all’Edilizia”

Leoluca Orlando ha convocato in tarda mattinata una conferenza stampa per fare il punto della situazione dopo il terremoto giudiziario che ha investito il Comune di Palermo.”Ho già disposto di dare alla Procura tutta la documentazione inerente ai piani costruttivi sotto indagine – ha esordito -. Ritengo doveroso fare una distinzione fra scelte politiche, scelte amministrative ed episodi corruttivi di carattere personale che devono essere colpiti con durezza perché gettano ombre sul comportamento e sulle scelte politiche e amministrative di questa città”.

“L’amministrazione ha bloccato i progetti di questi comitati d’affari. Se qualcuno ha commesso qualche reato pagherà e noi ci costituiremo parte civile. Ho già chiesto che l’amministrazione avvii i provvedimenti disciplinari e cautelari. La domanda politica è: la linea politica dell’amministrazione è collegata o meno a quella dei comitati d’affari o della mafia? la risposta è no. Per questo la differenza con quello che accadeva negli anni ottanta è che oggi la mafia e i comitati d’affari non governano la città”.

Orlando prende le distanze dal dirigente LI Castri, anche lui arrestato, indicato come persona a lui vicina. “Non ho mai avuto rapporti personali. E’ un dirigente comunale e l’ho incontrato per ragioni di ufficio e mai all’esterno. Gli uomini di Orlando sono un migliaio e sono tutti i dipendenti comunali”.

Poi una conferma quasi scontata: “Il rimpasto in giunta andrà avanti compresa la nomina di Emilio Arcuri ad assessore che avrà la delega all’Edilizia privata”.

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