Ars, opposizioni all’attacco. “Musumeci bocciato”. “Tragga le conseguenze”

Com’era inevitabile, l’esito del voto a sala d’Ercole per la nomina dei tre grandi elettori del capo dello Stato (LEGGI QUI) sta scatenando un putiferio di reazioni all’Ars di segno opposto. E ovviamente le opposizioni non perdono l’occasione per sottolineare la sconfitta politica del presidente della Regione Musumeci che è stato votato da soli 29 deputati, 15 voti in meno rispetto a Miccichè e 3 meno del deputato dell’opposizione.

Nuccio Di Paola, deputato regionale del Movimento 5 Stelle: “Il risultato del voto conferma per l’ennesima volta che il governo Musumeci non ha più una maggioranza all’Ars ed è al capolinea. Al contempo, il voto fa emergere un fronte dell’opposizione maturo e compatto, che va ben oltre i numeri attesi superando le preferenze del presidente della Regione. Sono buone premesse per mettere insieme forze politiche capaci di affrontare le prossime sfide della Sicilia”.

Anthony Barbagallo, segretario regionale del Pd: “La maggioranza di centrodestra in frantumi, risultato? Musumeci, bocciato dai suoi stessi alleati, raccoglie soltanto 29 preferenze piazzandosi terzo e ultimo tra i 3 grandi elettori designati dall’Ars per votare il presidente della Repubblica. E’ la prima volta che un presidente della Regione riceve meno voti di un candidato dell’opposizione. Il voto dell’Ars parla chiaro, per Musumeci è una disfatta. Per il centrosinistra invece un buon risultato: contavamo su 24 voti ne abbiamo ottenuto 8 in più. Anche questo è un buon segnale di compattezza nell’ottica di proseguire e rinforzare l’asse Pd-M5S”.

Giuseppe Lupo, capogruppo Pd all’Ars: “Se Musumeci, come dice, ha preso ‘atto dell’esito del voto e del suo significato politico’ si dimetta subito. La pausa di riflessione che il presidente della Regione siciliana, di fatto sfiduciato in aula, ha annunciato è semplicemente ridicola. Musumeci è naufragato in aula a conferma della propria totale inadeguatezza”.

Carmelo Miceli, deputato del Pd: “L’elezione all’Ars dei tre grandi elettori siciliani consegna a Nello Musumeci un risultato impietoso: solo terzo, dopo l’opposizione e con 15 voti in meno rispetto a Gianfranco Micciché. Spero caldamente prenda atto di essere stato sfiduciato dalla sua maggioranza e decida di comportarsi di conseguenza”.

Claudio Fava, deputato regionale Centopassi: “Il voto di stasera certifica che Musumeci non ha più alcuna maggioranza. Ne prenda atto, quantomeno per salvaguardare la dignità della funzione che rappresenta. Nei prossimi mesi, per le scelte che la attendono, la Sicilia avrà bisogno di un governo autorevole, legittimato da una solida maggioranza. È chiaro che quel governo non potrà essere guidato da Musumeci. Le sue dimissioni rappresenterebbero un atto di decenza e di rispetto per le sorti della Sicilia”.

Giancarlo Cancelleri, sottosegretario, M5S: “Sono orgoglioso e soddisfatto che il deputato del M5S Di Paola sia stato votato come grande elettore. Anche questa volta il presidente Musumeci perde pezzi, arriva solo terzo e se la matematica non è un’opinione vuol dire che nemmeno i suoi, la maggioranza che tanto rivendica e si ostina a voler rappresentare pure in futuro, lo hanno votato. Musumeci perde pezzi pure nelle votazioni di ovvio garbo istituzionale. Credo che con questo pomeriggio si sia definitivamente spenta la luce su una terrificante esperienza di governo”.

Totò Cuffaro, commissario regionale Democrazia Cristiana nuova: “Il rispetto per le Istituzioni non è solo un dovere ma è anche un diritto. La differenza è sostanziale, perché i doveri si ottemperano, i diritti invece si scelgono e il diritto di rispettare le istituzioni resta sempre una scelta non negoziabile, soprattutto con la propria coscienza. Credo che oggi nel voto per l’elezione dei grandi elettori la maggioranza non abbia saputo proteggere questo diritto e non possono esserci ragioni che ne giustifichino il non rispetto. Non è una bella pagina”.

Cateno De Luca, sindaco di Messina, su Fb: “Musumeci, se sei un uomo coerente dimettiti ed andiamo subito a votare! Mi auguro che il Presidente prenda atto della sonora batosta e si dimetta immediatamente perché la sua sbandierata maggioranza non esiste più o forse non è mai esistita. Un Presidente della Regione che prende meno voti di un deputato è la conferma della debolezza politica. In questo momento Musumeci si è riunito con i suoi assessori e nei corridoi di Palazzo d’Orleans si dice che vuole dimettersi. Secondo me non si dimetterà neanche con le bombe perché ormai è affetto da poltronite”.

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