Ars, in 6 abbandonano l’aula. Caronia: “Nessun risvolto politico”

Giornata turbolenta all’Ars per la maggioranza che sostiene il presidente Nello Musumeci. Dopo l’approvazione di due leggi infatti i lavori dell’assemblea sono stati sospesi al momento di votare la legge per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive, quantificati in oltre 21 milioni. Il numero legale è venuto a mancare per due volte.

Inizialmente sono state approvate le leggi sui parcheggi di interscambio e ed elezione di secondo livello degli organi delle ex province. Poi lo stop: a bloccare i lavori sono stati 6 deputati della maggioranza (Vincenzo Figuccia, Marianna Caronia, Luigi Genovese, Riccardo Gallo, Rosanna Cannata e Tommaso Calderone) che hanno lasciato l’aula e si sono presentati in sala stampa prima del voto finale sulla legge: la seduta è stata sospesa una prima volta per assenza del numero legale, ma alla ripresa dei lavori i presenti in aula erano ancora 28, da cui è derivata una seconda sospensione.

In questo caso, la Regione per pagare tali debiti fuori bilancio attingerà al fondo per i contenziosi e le spese legali. Marianna Caronia ha detto che “la scelta di abbandonare l’Aula durante la discussione relativa ai debiti fuori bilancio è stata fatta per sottolineare la necessità di un approfondimento tecnico su questo delicato argomento che non può essere affrontato in modo frettoloso. Tale scelta non ha alcun collegamento politico con il dibattito in corso sulla allargamento della maggioranza né, tantomeno, alcun risvolto legato alla ineccepibile conduzione dei lavori dell’Assemblea Regionale siciliana da parte il presidente Gianfranco Miccichè”.

Lapidaria la nota del gruppo di Forza Italia all’Ars: “Non c’è alcuna crepa nella maggioranza e il gruppo Forza Italia resta coeso e granitico a sostegno del presidente Musumeci”.

Il capogruppo PD Giuseppe Lupo invece respinge al momento qualsiasi scenario di accordo con la maggioranza per l’approvazione della legge: “Siamo e restiamo forza di opposizione ad una coalizione, guidata dal presidente Musumeci, che dimostra ogni giorno di più la sua inconsistenza ed inefficacia di fronte ai tanti problemi della Sicilia”.

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