Alle 18.00 è arrivato il voto finale. La Finanziaria è stata approvata con 32 voti a favore. Via libera anche all’allegato col piano di rientro concordato Stato-Regione che prevede la spalmatura in dieci anni del disavanzo di 1,7 miliardi.
Dopo tre settimane si volta pagina. Ma il vero dato che emerge è politico. La maggioranza a sala d’Ercole si sgretola, la Finanziaria perde pezzi, uno dopo l’altro, bocciatura dopo bocciatura. E le dichiarazioni delle due più alte cariche politiche, Miccichè e Musumeci, nel corso di un pomeriggio tesissimo sono eloquenti sullo stato di salute della maggioranza politica che sostiene il governo Musumeci.
“Ci sono ascari nella maggioranza”, ha ammesso Musumeci, visibilmente provato dagli eventi che si sono succeduti nelle ultime 72 ore.
E Miccichè, con un intervento anche abbastanza inconsueto, (GUARDA IL VIDEO IN FONDO ALL’ARTICOLO) è stato anche più esplicito: “Quest’aula non risponde più al governo, parlo della maggioranza. Non siamo più in condizione di votare, è saltato il banco. Qualsiasi norma che metto al voto viene bocciata. Ne dobbiamo prendere atto e dovremo interrogarci sul perché siamo arrivati a questo punto: se dipende dalla classe dirigente, dagli errori fatti. Sono il primo che si deve interrogare. Non mi posso permettere di fare bocciare tutto, tutto continuerà a essere bocciato nel pomeriggio, com’è avvenuto stamattina, tutto sarà bocciato domani”.
Miccichè ha preso la decisione di fare votare le tabelle (che sono state approvate) e poi dopo una breve interruzione si è passati al voto finale. La Finanziaria ha perso per strada numerosi articoli, il 21, il 50, il 111, il 112, il 141 e il 149. Pd e M5s hanno assicurato il voto alle tabelle, per non fare crollare l’intera manovra. Ma i commenti delle opposizioni sono feroci.
Giuseppe Lupo, capogruppo del Pd, dice: “È saltata la maggioranza, Musumeci alza bandiera bianca: rinuncia agli ultimi articoli della finanziaria per paura di affrontare ancora in aula, e se la prende con gli ‘ascari’ della sua stessa coalizione. Il governo regionale è al capolinea per ammissione del suo presidente, questa finanziaria è la Waterloo di Musumeci”.
Giovanni Di Caro, capogruppo M5S, incalza. “Musumeci deve prendere atto che il governo è alla frutta e non può più contare su una maggioranza a sala d’Ercole, come dimostrano le numerose volte che l’esecutivo è andato sotto. Il nostro giudizio su questa finanziaria non cambia: la legge è addirittura peggiore di quella dello scorso anno, che era sì di cartone, ma che conteneva il chiaro messaggio di voler correre incontro ai siciliani. Qui l’unico messaggio che si coglie è la volontà dei deputati di portare a casa un contentino per il proprio territorio”.
Dopo la votazione l’Ars è proseguita con un dibattito nel corso del quale tutte le opposizioni si sono scagliate contro il governo Musumeci chiedendo al presidente della Regione immediate dimissioni.
L’assessore all’Economia Gaetano Armao parla di “un rafforzamento delle misure di ristrutturazione finanziaria della Regione nel solco dell’impostazione del Governo regionale. Bilancio e Finanziaria recano interventi che sono volti, nel rispetto degli obiettivi programmatici di finanza pubblica, a proseguire nel percorso di risanamento dei conti pubblici regionali, tenendo conto anche delle previsioni dell’Accordo stipulato tra la Regione Siciliana e lo Stato in data 14 gennaio 2021”.
LE CIFRE DELLA FINANZIARIA
Nel Bilancio 2021-2023, il totale delle spese per l’anno 2021 risulta pari a 19,09 miliardi di euro: 14,62 miliardi per spese correnti; 304 milioni di euro per spese in conto capitale; 1,07 miliardi di euro per spese finanziarie; 2,52 miliardi di euro per rimborso prestiti; 390 milioni di euro per partite di giro; 100 milioni di euro per accantonamento prudenziale per disavanzo presunto. Le entrate tributarie nel triennio sono stimate in 11,79 miliardi di euro (2021), 11,13 miliardi di euro (2022) e 11,55 miliardi di euro (2023).
Tra le norme di maggiore rilievo quelle che consentono la rigenerazione della Pubblica amministrazione, con 30 milioni di euro per l’assunzione di 300 laureati con contratto triennale per aiutare Comuni e Regione nella progettazione delle opere e negli adempimenti per la programmazione dei Fondi comunitari e nazionali e con la possibilità di aderire a “quota 100”. Altre disposizioni per i dipendenti regionali che vogliono andare in pensione anticipatamente (stanziati complessivamente 9 milioni di euro annui), oltre ai 52 milioni di euro per il rinnovo del Contratto di lavoro. Oltre alla stabilizzazione dei lavoratori Asu, diversi i provvedimenti a sostegno delle categorie particolarmente colpite dalla crisi conseguenza dell’emergenza Covid-19.
Territorio e alla protezione dell’ambiente. Un Fondo di rotazione per l’urbanistica destina 500 mila euro ai Comuni per compensi a professionisti esterni o tecnici interni incaricati dell’elaborazione dei Piani urbanistici generali, dei Piani attuativi e degli studi di settore; un altro Fondo da 500 mila euro per conferire incarichi a progettisti ed esperti esterni alle amministrazioni comunali per l’istruttoria delle pratiche di sanatoria; un terzo Fondo da 500 mila euro per concedere anticipazioni senza interessi ai Comuni per le spese di demolizione delle opere abusive.
Potenziata la Commissione tecnico-specialistica Via e Vas, che passa da 30 a 60 componenti, per intensificare le istruttorie per il rilascio di tutte le autorizzazioni ambientali di competenza regionale. Inoltre, previsti oltre 650 milioni di euro in tre anni, in parte a valere sul bilancio regionale e in parte sulla riprogrammazione di risorse extra regionali, per interventi nel settore della forestazione.
Istituito un Fondo di solidarietà dei Parchi archeologici siciliani e introdotto il principio secondo cui il 10 per cento delle risorse incassate dai ticket di ingresso deve essere versato in questo paniere dal quale attingeranno anche i Parchi di fondazione più recente per finanziare le spese di funzionamento, fruizione e valorizzazione.
Tra i provvedimenti rivolti alle fasce giovanili, le borse di studio previste per le scuole di specializzazione di area medica estese anche a quelle di area sanitaria, con uno stanziamento di 3 milioni di euro per il triennio 2021-2023; circa 24 milioni di euro in tre anni saranno i contributi in favore delle società sportive siciliane professionistiche, semi professionistiche e dilettantistiche, regolarmente iscritte ai campionati nazionali di serie A e serie B.
Ars, la Finanziaria “passa” ma la maggioranza è allo sbando. Musumeci: “Ascari”
Alle 18.00 è arrivato il voto finale. La Finanziaria è stata approvata con 32 voti a favore. Via libera anche all’allegato col piano di rientro concordato Stato-Regione che prevede la spalmatura in dieci anni del disavanzo di 1,7 miliardi.
Dopo tre settimane si volta pagina. Ma il vero dato che emerge è politico. La maggioranza a sala d’Ercole si sgretola, la Finanziaria perde pezzi, uno dopo l’altro, bocciatura dopo bocciatura. E le dichiarazioni delle due più alte cariche politiche, Miccichè e Musumeci, nel corso di un pomeriggio tesissimo sono eloquenti sullo stato di salute della maggioranza politica che sostiene il governo Musumeci.
“Ci sono ascari nella maggioranza”, ha ammesso Musumeci, visibilmente provato dagli eventi che si sono succeduti nelle ultime 72 ore.
E Miccichè, con un intervento anche abbastanza inconsueto, (GUARDA IL VIDEO IN FONDO ALL’ARTICOLO) è stato anche più esplicito: “Quest’aula non risponde più al governo, parlo della maggioranza. Non siamo più in condizione di votare, è saltato il banco. Qualsiasi norma che metto al voto viene bocciata. Ne dobbiamo prendere atto e dovremo interrogarci sul perché siamo arrivati a questo punto: se dipende dalla classe dirigente, dagli errori fatti. Sono il primo che si deve interrogare. Non mi posso permettere di fare bocciare tutto, tutto continuerà a essere bocciato nel pomeriggio, com’è avvenuto stamattina, tutto sarà bocciato domani”.
Miccichè ha preso la decisione di fare votare le tabelle (che sono state approvate) e poi dopo una breve interruzione si è passati al voto finale. La Finanziaria ha perso per strada numerosi articoli, il 21, il 50, il 111, il 112, il 141 e il 149. Pd e M5s hanno assicurato il voto alle tabelle, per non fare crollare l’intera manovra. Ma i commenti delle opposizioni sono feroci.
Giuseppe Lupo, capogruppo del Pd, dice: “È saltata la maggioranza, Musumeci alza bandiera bianca: rinuncia agli ultimi articoli della finanziaria per paura di affrontare ancora in aula, e se la prende con gli ‘ascari’ della sua stessa coalizione. Il governo regionale è al capolinea per ammissione del suo presidente, questa finanziaria è la Waterloo di Musumeci”.
Giovanni Di Caro, capogruppo M5S, incalza. “Musumeci deve prendere atto che il governo è alla frutta e non può più contare su una maggioranza a sala d’Ercole, come dimostrano le numerose volte che l’esecutivo è andato sotto. Il nostro giudizio su questa finanziaria non cambia: la legge è addirittura peggiore di quella dello scorso anno, che era sì di cartone, ma che conteneva il chiaro messaggio di voler correre incontro ai siciliani. Qui l’unico messaggio che si coglie è la volontà dei deputati di portare a casa un contentino per il proprio territorio”.
Dopo la votazione l’Ars è proseguita con un dibattito nel corso del quale tutte le opposizioni si sono scagliate contro il governo Musumeci chiedendo al presidente della Regione immediate dimissioni.
L’assessore all’Economia Gaetano Armao parla di “un rafforzamento delle misure di ristrutturazione finanziaria della Regione nel solco dell’impostazione del Governo regionale. Bilancio e Finanziaria recano interventi che sono volti, nel rispetto degli obiettivi programmatici di finanza pubblica, a proseguire nel percorso di risanamento dei conti pubblici regionali, tenendo conto anche delle previsioni dell’Accordo stipulato tra la Regione Siciliana e lo Stato in data 14 gennaio 2021”.
LE CIFRE DELLA FINANZIARIA
Nel Bilancio 2021-2023, il totale delle spese per l’anno 2021 risulta pari a 19,09 miliardi di euro: 14,62 miliardi per spese correnti; 304 milioni di euro per spese in conto capitale; 1,07 miliardi di euro per spese finanziarie; 2,52 miliardi di euro per rimborso prestiti; 390 milioni di euro per partite di giro; 100 milioni di euro per accantonamento prudenziale per disavanzo presunto. Le entrate tributarie nel triennio sono stimate in 11,79 miliardi di euro (2021), 11,13 miliardi di euro (2022) e 11,55 miliardi di euro (2023).
Tra le norme di maggiore rilievo quelle che consentono la rigenerazione della Pubblica amministrazione, con 30 milioni di euro per l’assunzione di 300 laureati con contratto triennale per aiutare Comuni e Regione nella progettazione delle opere e negli adempimenti per la programmazione dei Fondi comunitari e nazionali e con la possibilità di aderire a “quota 100”. Altre disposizioni per i dipendenti regionali che vogliono andare in pensione anticipatamente (stanziati complessivamente 9 milioni di euro annui), oltre ai 52 milioni di euro per il rinnovo del Contratto di lavoro. Oltre alla stabilizzazione dei lavoratori Asu, diversi i provvedimenti a sostegno delle categorie particolarmente colpite dalla crisi conseguenza dell’emergenza Covid-19.
Territorio e alla protezione dell’ambiente. Un Fondo di rotazione per l’urbanistica destina 500 mila euro ai Comuni per compensi a professionisti esterni o tecnici interni incaricati dell’elaborazione dei Piani urbanistici generali, dei Piani attuativi e degli studi di settore; un altro Fondo da 500 mila euro per conferire incarichi a progettisti ed esperti esterni alle amministrazioni comunali per l’istruttoria delle pratiche di sanatoria; un terzo Fondo da 500 mila euro per concedere anticipazioni senza interessi ai Comuni per le spese di demolizione delle opere abusive.
Potenziata la Commissione tecnico-specialistica Via e Vas, che passa da 30 a 60 componenti, per intensificare le istruttorie per il rilascio di tutte le autorizzazioni ambientali di competenza regionale. Inoltre, previsti oltre 650 milioni di euro in tre anni, in parte a valere sul bilancio regionale e in parte sulla riprogrammazione di risorse extra regionali, per interventi nel settore della forestazione.
Istituito un Fondo di solidarietà dei Parchi archeologici siciliani e introdotto il principio secondo cui il 10 per cento delle risorse incassate dai ticket di ingresso deve essere versato in questo paniere dal quale attingeranno anche i Parchi di fondazione più recente per finanziare le spese di funzionamento, fruizione e valorizzazione.
Tra i provvedimenti rivolti alle fasce giovanili, le borse di studio previste per le scuole di specializzazione di area medica estese anche a quelle di area sanitaria, con uno stanziamento di 3 milioni di euro per il triennio 2021-2023; circa 24 milioni di euro in tre anni saranno i contributi in favore delle società sportive siciliane professionistiche, semi professionistiche e dilettantistiche, regolarmente iscritte ai campionati nazionali di serie A e serie B.
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Musumeci: “Dimissioni? Solo i vili lo fanno. Razza? Vicenda strumentalizzata”