Ars, ok al ddl contro povertà ed esclusione sociale: “Ma in futuro si trovino più risorse”
Approvato il ddl regionale contro povertà ed esclusione sociale. L’Assemblea Regionale ha infatti dato il via libera al disegno di legge denominato “Disposizioni per il coordinamento degli interventi contro la povertà e l’esclusione sociale” e che ha trovato il parere favorevole anche delle forze di opposizione, pur con alcune riflessioni critiche sulla esigua dotazione finanziaria (15 milioni suddivisi equamente in tre capitoli di spesa). In totale sono stati 39 i voti favorevoli.
Il presidente dell’Ars Gianfranco Micciché ha espresso apprezzamento per la realizzazione di questo provvedimento: “Lo sblocco dei licenziamenti e l’impoverimento generalizzato dopo il Covid ci preoccupa. Questo parlamento oggi sta dando un segnale importantissimo”. L’assessore alla Famiglia Antonio Scavone: “Con questa norma si dà una risposta sociale a quelli che sono gli ultimi della nostra terra”.
Giuseppe Lupo, capogruppo PD all’Ars, si sofferma invece sul tema delle risorse prevista dalla norma: “Abbiamo sostenuto con convinzione il disegno di legge contro la povertà e l’esclusione sociale che affronta una delle emergenze più gravi della nostra isola: è importante avere strumenti in grado di sostenere le fasce sociali più deboli soprattutto sul versante del fabbisogno alimentare, i soggetti in condizione di isolamento o di esclusione sociale. Di certo non basterà un disegno di legge per sconfiggere la povertà, oltretutto nonostante le richieste del PD, il governo Musumeci ha destinato a queste misure somme del tutto insufficienti: per questo chiederemo che nella prossima finanziaria si individuino nuove e maggiori risorse”.
Anche i deputati regionali 5 stelle – nonostante il voto favorevole – ammettono le loro perplessità con riferimento “alle fonti di finanziamento della legge e alla complessità delle operazioni di rendicontazione” e affermano: “ Nessuno deve essere lasciato indietro, e il M5S, da sempre attentissimo alle politiche sociali, come dimostra il reddito di cittadinanza, vera e propria ancora di salvezza per tantissime persone durante il lockdown, in questo senso non poteva non dare il suo contributo. Onestamente non sappiamo se questa norma servirà a qualcosa. Di certo era ed è nostro dovere fare di tutto per evitare tragedie come quella accaduta pochi giorni fa a Marianopoli, dove due sorelle, a poche ore di distanza l’una dall’altra, sono morte perché in condizioni di degrado e povertà assoluta, probabilmente per denutrizione”.
IL BOLLETTINO DELLA SICILIA DEL 7 LUGLIO 2021