Ars, salta l’audizione con Amap e Orlando. M5S: “Sul tema depurazione andremo avanti”

Salta l’audizione in commissione ambiente all’Ars sulla vicenda Amap. Sia i vertici Amap che il sindaco di Palermo Leoluca Orlando (quest’ultimo per “impegni istituzionali precedentemente assunti”) hanno comunicato la loro indisponibilità a presenziare – successivamente invece l’Ars ha sospeso tutte le attività fino a mercoledì 7 luglio a causa della positività al Covid di un deputato – .

I deputati del M5S all’Ars Giampiero Trizzino e Salvatore Siragusa (promotori dell’audizione) sottolineano: “Salta giocoforza la seduta, ma i palermitani stiano tranquilli, noi andiamo avanti. Siamo sempre più convinti che vadano risarciti, se, come sembra ormai ampiamente acclarato, la depurazione, che pagavano e continuano a pagare nella bolletta dell’acqua, non veniva effettuata”.

“La presidente della commissione Savarino – dicono – capìta l’importanza della questione aveva subito accolto la nostra richiesta di audizione che ora salta per decisione dei vertici dell’acquedotto, che rinviano un’ eventuale partecipazione ad una data successiva al 23 luglio, quando è fissata l’udienza in tribunale relativa all’impugnativa da parte dell’Amap del provvedimento di nomina del commissario al servizio depurazione. Onestamente non condividiamo, la commissione non è un’aula di tribunale, volevamo solo qualche dato in più, oltre ai dati di cui siamo in possesso. Ci sarebbe piaciuto, ad esempio, sapere dalla viva voce dei vertici Amap se e da quanto tempo non veniva effettuata la depurazione e quanti utenti sono collegati all’impianto sotto accusa”.

“Aspetteremo luglio – continua Trizzino – ma non lo faremo con le mani in mano. Siamo convinti che anche a Palermo ci siano tutte le condizioni perché si possa portare avanti la stessa battaglia fatta dal movimento 5 stelle di Caltanissetta che portò Caltaqua a rimborsare tantissimi cittadini che pagavano la depurazione in bolletta non usufruendo del servizio”.

“In ogni caso – conclude Siragusa – sul fronte depurazione il comportamento dell’Amap non ci sembra per nulla esemplare. Come si legge chiaramente nel suo sito, la municipalizzata chiede al cittadino di produrre domanda di esenzione dalla tariffa fognatura e depurazione se questi risiede in zone non servite dalla rete fognaria o servite dalla rete fognaria non collegata ad un impianto di depurazione. Ora ci chiediamo: quanti sono i cittadini in grado di sapere se la rete a cui sono allacciati è collegata al depuratore? Non sarebbe molto più corretto se fosse l’Amap ad esonerare in partenza gli abitanti nelle zone non collegate al depuratore o collegate a un depuratore non funzionante? Anche questo avremmo voluto chiedere”.

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