Ars, votati i tre grandi elettori del capo dello Stato ma l’Aula dà lo “schiaffo” a Musumeci
Tutto confermato dal voto all’Ars, sia le nomine per la votazione del capo dello Stato che lo “schiaffo” al presidente Musumeci che sicuramente apre una pagina di tensione nei rapporti interni al Governo. La conferma della tensione arriva dalle parole di Musumeci che parla di offesa alle Istituzioni e in serata annuncia l’azzeramento della Giunta. È stata intanto rinviata a martedì la seduta per approvare per l’esercizio provvisorio.
I tre grandi elettori della Sicilia per l’elezione del Capo dello Stato, sono il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, il più votato con 44 preferenze; Nunzio Di Paola del M5S che ha riportato 32 voti e il presidente della Regione, Nello Musumeci, che ha ottenuto 29 voti. Hanno votato in 67, erano in congedo i deputati Di Mauro, Pullara e Savona. I tre nomi sono quelli scontati alla vigilia: da prassi vanno a Roma per la votazione il presidente dell’Ars e quello del Governo più un deputato scelto tra le forze di opposizione, il pentastellato Di Paola.
C’è però una lettura politica del voto che ha confermato le attese della vigilia. Il presidente della Regione Musumeci ha avuto meno voti di tutti, alcuni deputati della maggioranza non lo hanno votato, mandando un segnale chiaro della “turbolenza” che si vive in seno alla maggioranza di governo. Uno “schiaffo”, come hanno commentato in tanti che non hanno visto di buon occhio in queste ultime settimane le strategie del capo del Governo in vista delle prossime regionali.
Politicamente si potrebbe dire che si è trattata di una vittoria di Miccichè e di una sonora sconfitta per Musumeci, con il primo che da tempo invita il secondo a confrontarsi di più e a non dare per scontata la ricandidatura a presidente della Regione.
Miccichè e Di Paola hanno preso qualche voto in più rispetto a quelli attesi, quelli che – appunto – non sono stati indirizzato a Musumeci. Una manovra che sarebbe stata “organizzata” dal deputato della Lega luca Sammartino. Per la cronaca, i deputati Giuseppe Lupo, Anthony Barbagallo, Claudio Fava, Giuseppe Arancio, Antonello Cracolici, Michele Catanzaro, Baldo Gucciardi, Riccardo Gallo, Eleonora Lo Curto e Michele Mancuso hanno ottenuto un voto ciascuno.
Il dopo voto è stato piuttosto turbolento. Il presidente Musumeci è uscito da sala d’Ercole visibilmente rabbuiato e insieme ai rappresentanti del Governo si è riunito nella stanza del Governo all’Ars. Poi in serata la diretta Fb che conferma che questa votazione di oggi provocherà più di qualche “scossone”.
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