Assessorato alla Salute, operazione assenteismo della Gdf. Arrestati 11 dipendenti e altri 31 denunciati

Un’operazione, condotta dalla Guardia di Finanza di Palermo, ha permesso di scoprire 42 “furbetti del cartellino” dell‘assessorato regionale alla Salute di piazza Ottavio Ziino. Agli arresti domiciliari sono finiti 11 dipendenti regionali ai quali è stato notificato l’obbligo di firma e altri 31 sono stati denunciati a piede libero.

Dalle indagini, per la Procura di Palermo, è “emersa una consolidata prassi di assenteismo ingiustificato” con “presenze fittizie debitamente e furbescamente certificate”.

Gli indagati, secondo l’accusa, tramite lo scambio dei badge e l’utilizzo improprio dei pc aziendali, riuscivano in modo sistematico ad attestare false presenze. Gli impiegati mentre risultavano in servizio si recavano al lavoro con circa 3 ore di ritardo, occupandosi di faccende private, come per esempio la spesa o il parrucchiere e in alcuni casi anche per andare fuori Palermo.

Gli accertamenti sono stati effettuati attraverso pedinamenti, riscontri sul territorio e tramite l’utilizzo di microspie, rilevando e censendo più di 400 ore fraudolentemente attestate, ma in realtà mai rese. I reati contestati, a vario titolo, sono truffa aggravata, accesso abusivo al sistema informatico e false attestazioni e certificazioni.

“Come assessorato alla Salute ci costituiremo parte civile nel procedimento e se dovessero ricorrere i presupposti, verranno avviate le procedure di licenziamento per i dipendenti infedeli”. E’ quanto ha dichiarato l‘assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza.

“Posso dire – ha aggiunto Razza – che tra i primi atti al nostro insediamento c’è stata la direttiva sul controllo delle presenze e che i fatti per i quali si procede sono antecedenti all’insediamento di questo governo. La verità, però, è che fa rabbia pensare che dipendenti pubblici non siano presenti alle loro responsabilità. Sono sicuro che i magistrati andranno in fondo per scoperchiare del tutto questa vergogna”.

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