Atto intimidatorio contro l’ex assessore regionale Cleo Li Calzi: vandalizzata l’auto
È stata vandalizzata la notte scorsa l’auto dell’ex assessore regione al Turismo Cleo Li Calzi. L’episodio si è verificato nella zona di piazza Massimo a Palermo.
L’auto è stata trovata con il lunotto posteriore sfondato, probabilmente con un grosso colpo contundente e con le quattro ruote tagliate con una tecnica che lascia supporre che l’atto vandalico sia stato portato a termine da una o più persone con esperienza criminale.
Cleo Li Calzi ha denunciato l’aggressione e ora gli uomini della Digos hanno avviato le indagini, acquisendo le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona. Interrogata dagli agenti, la Li Calzi ha escluso che l’episodio possa essere messo in relazione a vicende legata alla vita privata.
La Li Calzi, oltre ad avere ricoperto il ruolo di assessore al Turismo nel governo Crocetta come “tecnico”, è da alcuni anni consigliere di amministrazione della Gesap, la società che gestisce l’aeroporto di Palermo, ed è impegnata da tempo impegnata attivamente sul versante antimafia e ha contribuito alla nascita del “Parco Libero” ad Acqua dei Corsari in memoria di Libero Grassi, assassinato dalla mafia.
Da alcune settimane ricopre ruoli dirigenziali all’interno del Pd regionale che ha subito espresso la massima solidarietà alla manager palermitana. “Siamo di fronte ad un episodio che non può essere archiviato come semplice ‘teppismo’, bisogna capire cosa c’è dietro questo vero e proprio atto intimidatorio”, ha commentato Antonello Cracolici, parlamentare regionale del PD.
Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo, a commento dell’atto vandalico subito da Cleo Li Calzi, dice: “Massima solidarietà a Cleo Li Calzi, donna intelligente e coraggiosa, manager di successo che oltre a essere un’importante risorsa per il tessuto politico e sociale di questa terra, è impegnata da anni – anche dall’interno di Confcommercio – a rappresentare i diritti delle donne contro ogni discriminazione e a favore di una vera politica delle pari opportunità. Lo squallido episodio da lei subito è un inquietante segnale di violenza che non può essere sottovalutato anche in considerazione del limpido impegno a favore della legalità che ha sempre animato la sua attività professionale e umana. Ci auguriamo che le indagini avviate sull’episodio possano fare immediata chiarezza, non sarà sola a continuare nel suo impegno e nelle sue lotte per il riscatto di questa terra”.
Il segretario del PD Sicilia, Anthony Barbagallo, invece afferma: “Si tratta senza dubbio di un atto dai risvolti inquietanti indirizzato ad una delle nostre dirigenti più brillanti. A Cleo Li Calzi l’invito a non retrocedere di un solo millimetro, Il PD Siciliano la sostiene e resta al suo fianco. Il fatto è stato prontamente denunciato alle forze dell’ordine in cui riponiamo la massima fiducia e confidiamo che si possa far luce prima possibile. Di certo è una situazione poco gradevole e dai contorni spiacevoli e per questo ribadisco ancora una volta stima e vicinanza a Cleo Li Calzi”.
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