Barbagallo (Pd): “Finanziaria fuori tempo massimo: possibile lo scioglimento dell’Ars”

Il segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo, accusa il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, perché “non vi è ancora nessuna traccia della Finanziaria. A questo punto ci sono, in sostanza, tutte le condizioni per avviare il procedimento di scioglimento dell’ARS per gravi violazioni dello Statuto”.

“Musumeci è infatti fuori tempo massimo: rispettando le procedure regolamentari interne, i passaggi nelle commissioni di merito e in commissione Bilancio, i termini di garanzia per la formulazione degli emendamenti anche in Aula, calendario alla mano, non ci sono più margini per approvare entro il 30 aprile il Bilancio e la Finanziaria da parte dell’Ars”, afferma.

“In momenti così complicati per le tante emergenze che attendono risposte da parte del governo regionale – prosegue Barbagallo – Musumeci non può permettersi di tergiversare, riflettere, rimuginare su atti fondamentali, come il Bilancio e la Finanziaria da discutere e approvare all’Ars. Il tutto soltanto per decidere il suo destino: ricandidarsi contro il volere di tutti, in primis dei suoi ex alleati. Questo è il tragico epilogo di una legislatura disastrosa, trascorsa tra impugnative e nodi irrisolti, per un governo che è oramai alla frutta”.

“Il tutto mentre ci sono intere categorie che – conclude – attendono risposte dal governo e dall’Aula come i comuni, i precari, i forestali, i lavoratori Esa, i consorzi di bonifica, le famiglie, i disabili e le emergenze legate alla sanità”.

Sergio Tancredi, deputato regionale di Attiva Sicilia e componente della Commissione Bilancio all’Ars, dichiara: “Nel gioco a chi la spara più grossa stavolta arriva il segretario del Pd Barbagallo, che fa finta di non ricordare che la Regione ha deciso un lungo esercizio provvisorio con il fine di concludere gli accordi con Roma. Non esiste alcuna possibilità di violazione dello Statuto, circostanza che dovrebbe essergli nota se solo ripassasse un minimo di diritto, ma la politica lo ha portato da molti anni fuori dall’esercizio della professione e deve essersi arrugginito un po’”.

“Il decreto 118 fissa il principio dell’esercizio pluriennale e, quindi, l’Assemblea ha il tempo di approvare il bilancio già esitato dal Governo, mentre la Regione è garantita in ogni caso dalla possibilità di ricorrere alla gestione provvisoria, che salvaguarda tutte le spese fisse. Quindi, ancora una volta Barbagallo pecca di ignoranza e malafede, due doti che in questi anni non lo hanno mai abbandonato”,conclude.

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