Baucina (Pa), scoperta una targa in onore di Nicolò Azoti: fu ucciso dalla mafia 75 anni fa
Una targa per Nicolò Azoti, posizionata nel luogo in cui morì 75 anni fa per colpa della mafia. Era segretario della Camera del Lavoro, impegnato nelle lotte per il riscatto e l’emancipazione dei contadini di Baucina.
La lapide, posta in corso Umberto I, è stata scoperta stamattina nel corso di una cerimonia alla quale hanno preso parte la Cgil Palermo, Libera con Don Ciotti, il centro Pio La Torre, Anpi, Auser, Spi Cgil, i nipoti di Azoti Gabriele e Alberto Mastrilli, i sindaci di Baucina Fortunato Basile, di Ventimiglia Antonio Rini e di Ciminna Vito Filippo Barone, il prefetto Giuseppe Forlani, e gli studenti e insegnanti dell’Itc don Rizzo. Una giornata fortemente voluta dalla figlia di Nicolò Azoti, Antonella Azoti, scomparsa a metà gennaio.
“Il sacrificio di Nicolò Azoti insegna che non si può restare inermi di fronte allo sfruttamento e alla strategia della violenza – dichiarano il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo e il responsabile Legalità Dino Paternostro – Azoti rappresenta i tanti giovani che in quegli anni hanno combattuto per lo sviluppo e la libertà della nostra terra“.
“Siamo qui per la ricorrenza del 75° anniversario dell’uccisione del nonno – dichiarano Alberto e Gabriele Mastrilli – ma siamo qui per ricordare anche la mamma e quello che è stato fatto, assieme a nostro padre, e alla Cgil, per recuperare la memoria del nonno. Per noi questa giornata ha un significato molto profondo”.