Belmonte Mezzagno, la Guardia di Finanza sequestra beni per oltre 6 milioni di euro
Sequestrati beni mobili e immobili per circa 6,5 milioni a dieci persone e 8 imprese. Tra le persone colpite ci sono i fratelli Giovanni Salvatore e Francesco Di Liberto, di Belmonte Mezzagno, in provincia di Palermo, titolari di aziende agricole, che sono accusati di truffa.
Lo ha deciso il gip del Tribunale di Termini Imerese, con un provvedimento eseguito dai finanzieri del comando provinciale di Palermo.
Secondo l’accusa avrebbero intascato indebitamente fondi dell’Unione europea, erogati dalla Regione Siciliana nell’ambito del Psr, con il benestare dell’ispettorato provinciale all’agricoltura, grazie alla complicità di alcuni funzionari.
Già un anno fa, nel marzo del 2020, le indagini avevano portato alla emissione di 24 misure cautelari per associazione a delinquere e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. I fratelli Di Liberto, secondo l’accusa, avrebbero emesso fatture false per documentare costi in realtà non sostenuti per la realizzazione di programmi di investimento grazie ai quali potere accedere ai contributi pubblici: in pratica, l’ammodernamento delle aziende veniva a gravare solo sui fondi pubblici ottenendo anche vantaggi fiscali. Secondo i finanzieri l’evasione delle imposte ammonta a oltre 6 milioni di euro.
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