Bilancio e Finanziaria passano con 34 voti della maggioranza. LE REAZIONI

E’ stata una maratona, come ormai siamo abituati a vedere. La Finanziaria approvata all’alba con 34 voti della maggioranza è stato un lungo calvario fisico, visto che ha costretto a una seduta di 13 ore praticamente consecutive con momenti di nervosismo e tensione in piena notte. (LEGGI QUI IL COMMENTO SULLA SEDUTA)

E’ una Finanziaria che sconta tanti “peccati originali”, che opera tagli robusti in vari capitoli nonostante alcune scelte che andranno supportate dall’intesa con lo Stato. E alla fine, come sempre, la maggioranza cerca di trovare il lato positivo della vicenda mentre l’opposizione critica ad alzo zero. Di seguito tutte le reazioni raccolte.

Francesco Cappello, capogruppo M5S all’Ars: “Una manovra pessima e senza prospettive, frutto di artifici contabili più che di vere risorse e con tante norme ad alto rischio impugnativa. Con queste motivazioni il M5S ha votato no a una Finanziaria di cui non ha condiviso quasi nulla. Questo governo irresponsabile appende i destini di migliaia di lavoratori alle decisioni di Roma, ma non provi a scaricare sull’esecutivo nazionale le proprie colpe e inettitudini. Con senso di responsabilità siamo rimasti in Aula, condividendo alcune norme e provando a rendere meno peggiore il testo con alcuni emendamenti, ma l’impianto era veramente pessimo. Musumeci ancora una volta sì è dimostrato incapace di cercare strade, ma sarà abilissimo a trovare scuse. Peccato per lui che i siciliani, con l’acqua alla gola, ormai non gli credano più”.

Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Ars: “Abbiamo lavorato per dare una finanziaria alla Regione che non fosse lacrime e sangue. Con senso di responsabilità si è posto rimedio alle falle che interessavano i capitoli di settori come quello agricolo – forestale e culturale. Sono stati garantiti i fondi, ad esempio, all’Esa, ai Consorzi di Bonifica e ai Teatri siciliani. La maggioranza è andata avanti a ranghi completi senza per questo voler lanciare sfide al governo nazionale, poiché siamo certi che la trattativa portata avanti dal presidente Musumeci e dall’assessore Armao, per spalmare l’intero disavanzo in trent’anni, andrà a buon fine anche contro ogni menagramo che avrebbe voluto far saltare questa legge di stabilità. Del resto i problemi determinatisi sui conti regionali sono la conseguenza dell’adeguamento della contabilità pubblica regionale al decreto legislativo 118. Sappiamo però che con questo governo guidato da Nello Musumeci è finito il tempo dei mandrake che gestivano i conti e poi lasciavano debiti. Abbiamo intrapreso un percorso fatto di serietà, responsabilità e trasparenza che i cittadini apprezzeranno”.

Edy Tamaio (Sicilia Futura) e Giuseppe Milazzo (Forza Italia): “Nella logica della pianificazione della mobilità ecosostenibile del trasporto pubblico locale abbiamo ritenuto fondamentale sostenere economicamente l’Amat di Palermo facendo stanziare in finanziaria ulteriori 4 milioni aggiuntivi rispetto allo stanziamento iniziale. Sul capitolo del Trasporto pubblico locale ora, complessivamente, ci sono 48 milioni anziché 44. Siamo convinti che questi fondi servano d’aiuto alle aziende partecipate comunali del settore che hanno già avviato la fase di progettazione per la realizzazione di nuove linee del tram, come l’Amat che sta lavorando per Palermo città sempre più europea e con migliori servizi”.
siciliana.

Valentina Zafarana (M5S): Governo non pervenuto sul rifinanziamento delle misure contro la violenza di genere. L’emendamento a firma di Valentina Zafarana (M5S) che stanziava un milione di euro e, in subordine, 500 mila euro, a favore dei Comuni  per iniziative di informazione e prevenzione, borse di studio e per il  finanziamento di case di accoglienza e centri antiviolenza, non è stato nemmeno discusso per mancanza di copertura finanziaria. “Sarebbe più corretto dire – afferma Zafarana – per mancanza di chiara volontà politica, visto che per le cose che interessavano ad esponenti della maggioranza le coperture sono state trovate. Per il settore saranno tempi durissimi, visto che la cifra a disposizione è al di sotto di 100 mila euro. Anche di questo il governo potrà dirsi orgoglioso. A ben vedere l’unico mirabolante risultato di cui Musumeci potrà vantarsi è quello di aver portato a casa una pessima manovra con qualche giorno di anticipo rispetto agli anni precedenti. Contento lui…”.

Rossana Cannata (Forza Italia – vicepresidente Antimafia e Anticorruzione): “Dopo una maratona notturna terminata intorno alle 7,30 di questa mattina, l’Assemblea regionale siciliana ha varato la Finanziaria. Una notte intensa, ma si è arrivati all’obiettivo. Tra le norme di grande importanza approvate durante la seduta c’è quella che permetterà di destinare delle risorse a favore delle imprese con agevolazioni al credito e particolare attenzione ai giovani, alle donne, alle start up e alle imprese per le quali sia stato accertato lo stato di vittima di usura e/o estorsione . Rimpinguati pure i fondi per il trasporto locale e i malati di talassemia e le associazioni dei non vedenti e stanziate anche le somme per il diritto allo studio e la promozione dei prodotti siciliani”.

“Al termine della seduta – spiega la Componente della Commissione Attività produttive – sono stati inoltre recepiti dal governo gli ordini del giorno, tra cui uno relativo alla sanità siracusana sulla classificazione del nuovo ospedale di Siracusa come presidio di secondo livello dell’area Sud-Est con popolazione di oltre 700mila abitanti (provincia di Siracusa e Ragusa), richiedendo la previsione di tutte le branche specialistiche previste per la detta tipologia di nosocomio. Inoltre, nella stessa mozione, si richiede valutare la riclassificazione dell’ospedale di Lentini in primo livello e di potenziare l’ospedale riunito Avola-Noto, procedendo con immediata attuazione della rifunzionalizzazione prevista dall’attuale Rete ospedaliera, considerando anche la possibilità di un aumento dei posti letto complessivi e nuove branche specialistiche. Mentre per la sanità megarese, infine, il governo si impegnerà a dare attivazione di tutte le branche oncologiche previste nel PO di Augusta”.

Alessandro Aricò, capogruppo all’Ars di DiventeràBellissima: “La coalizione di governo che sostiene Nello Musumeci ha superato una prova difficile, contro tutto e tutti. Abbiamo dovuto fare letteralmente i conti con una pesante eredità, tuttavia la Finanziaria appena approvata è la migliore possibile in queste condizioni e per la prima volta negli ultimi 15 anni ha avuto il via libera dopo solo un mese di esercizio provvisorio”.

“Sono stati scongiurati gran parte dei tagli previsti in un primo momento, garantendo ad esempio i necessari fondi alle categorie più deboli, all’Esa, ai consorzi di bonifica, ai forestali e al mondo della cultura e dello sport. Importanti pure il salvataggio di Riscossione Sicilia, la stabilizzazione del personale penitenziario sia medico che sanitario, le premialità per i Comuni virtuosi, l’incremento dei fondi per il trasporto pubblico locale con attenzione particolare all’Amat di Palermo e l’aver ribadito che il percorso di stabilizzazione di migliaia di precari degli enti locali potrà continuare. Confidiamo ora in una positiva interlocuzione con il governo nazionale”.

“La coalizione di governo ha anche condiviso alcune proposte delle opposizioni, dimostrando con i fatti che il nostro appello a un leale confronto in aula era sincero. Spiace, quindi, aver dovuto assistere anche ad atteggiamenti irresponsabili di chi si è nascosto dietro il voto segreto, anacronistico e da abolire prima possibile”.

Antonello Cracolici (PD): “Alla fine la montagna ha partorito il topolino. Approvata la finanziaria regionale più inutile della storia siciliana”. Lo dice Antonello Cracolici, parlamentare regionale del PD.

“Musumeci un anno fa annunciava che con il 2019 sarebbe stata chiara la sua strategia di rilancio della Regione. Il risultato è il nulla. Anzi – continua Cracolici – per la prima volta intere categorie sociali avranno meno risorse dell’anno prima. Alcuni, come gli operai dei consorzi di bonifica, della meccanizzazione dell’ Esa e del vivaio Paulsen, hanno rischiato di non essere nemmeno avviati al lavoro, per zero coperture nel bilancio. Solo grazie al PD sono stati spostati 20 milioni di euro, dai 30 milioni disponibili per nuove iniziative legislative (fondi globali). Insomma – conclude Cracolici – hanno provocato il disastro con la creazione di un buco di oltre 2,1 miliardi di euro, che una gestione più accorta avrebbe potuto evitare e che adesso rimette nelle mani del governo nazionale la soluzione dei problemi finanziari della Sicilia. Che Dio ci aiuti!”.

Anthony Barbagallo (PD): “La bocciatura con voto segreto dell’emendamento Pd che chiedeva il ripristino dello stanziamento 2018, apre per i teatri siciliani una stagione dura, che rischia di compromettere la sopravvivenza degli enti e la preparazione dei cartelloni”. Lo dice il parlamentare regionale PD Anthony Barbagallo.

“I tagli effettuati in maniera scriteriata ed assolutamente non proporzionale all’importanza ed alla grandezza degli enti, – aggiunge – rischiano di incidere in maniera spropositata sui teatri. Non é ammissibile – prosegue Barbagallo – che gli oltre 4 milioni di risparmio previsti dal governo, vengano decurtati principalmente dagli stanziamenti a favore del teatro Bellini , dall’Orchestra sinfonica oltre che in maniera ancora più devastante dalle somme destinate al teatro Vittorio Emanuele di Messina.
La scure del governo Musumeci – conclude – si è abbattuta sui capitoli destinati alla cultura, le cui coperture sono state approvate dopo tre richieste di voto segreto avanzate dai componenti della maggioranza, senza alcuna regola di proporzionalità danneggiando un settore importante qual è quello che dovrebbe essere il fiore all’occhiello della Sicilia”.

Marianna Caronia (Gruppo misto): “Questa finanziaria contiene alcune, poche buone norme, cui ho dato il mio contributo, ma nel complesso è una finanziaria che non contiene i provvedimenti strategici e il cambio di approccio complessivo di cui la Sicilia ha bisogno.”

Con queste parole Marianna Caronia spiega il motivo dell’abbandono dell’Aula ieri sera nel corso della discussione sulla Finanziaria e quindi la sua assenza al momento del voto. “La mia è stata una scelta sofferta ma consapevole – prosegue Caronia – di fronte ad una legge con evidenti coperture finanziarie in alcuni punti fantasiose, rimodulate in modo estemporaneo e che renderanno difficile il confronto con il Governo nazionale”.

Per la parlamentare, “i provvedimenti per una riscossione che tuteli sia il servizio sia i lavorotori, la valorizzazione di alcune eccellenze fra le scuole siciliane ed il sostegno dato ad AMAT per il rilancio del trasporto sostenibile su gomma sono tutti punti buoni di questa legge, ma non cancellano i tanti buchi di incertezza che rimangono per il futuro di migliaia di lavoratori che nonostante le buone intenzioni restano per ora dei precari. Soprattutto resta un quadro complessivo che non sembra adeguato alle esigenze della nostra regione”
.Per quanto riguarda i rapporti con la maggioranza e con il Governo, Caronia chiarisce di sentirsi “e di restare una deputata della maggioranza, perché resto fedele a quanto abbiamo promesso agli elettori nel 2017 nel sostenere in modo convinto Nello Musumeci per un progetto di rilancio della Sicilia. Ma credo che l’esercizio della libertà di coscienza e del mio voto fosse dovuto di fronte a questo provvedimento, perché la fedeltà agli elettori viene prima di qualsiasi vincolo di coalizione”.

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