Bit: i sogni di Musumeci, i progetti della Sicilia. La sviolinata e quella strana gara…
La Bit è partita e la Sicilia vuole giocare una partita importante per il futuro turistico. Il luogo che ospita le proposte della Sicilia, il padiglione 3, è il più grande dell’intera Bit. E la cosa, per la verità, è stata sottolineata con troppa enfasi, come se fosse una gara a chi ce l’ha… più grande. Le capacità programmatiche e promozionali di una amministrazione non si misurano certo in metri quadri ma in risultati concreti.
Non ce ne voglia nessuno ma il passato – anche quello recente – è infarcito di sprechi fieristici gestiti con approssimazione e spesso con incompetenza. Registriamo con legittima soddisfazione l’entusiasmo con cui questa Giunta si approccia alla Bit, sottolineando le potenzialità dell’isola ormai note nel mondo ma spesso mortificate da incapacità gestionali in loco oltre che da un sistema trasporti – problema tanto caro a Musumeci, soprattutto quello aereo – che non incoraggio certo il turista. Giudicheremo alla fine, nella speranza di percepire la reale bontà del lavoro annunciato.
Intanto il presidente Musumeci, presente alla inaugurazione con l’assessore al Turismo Pappalardo, incassa l’incoraggiamento del ministro Centinaio che nel sottolineare come l’Italia sia una superpotenza turistica rileva che Musumeci è stato il primo presidente di Regione a sedersi nel mio ufficio per parlare di turismo e di progetti. La Regione siciliana sta facendo un grandissimo lavoro di promozione e programmazione. L’obiettivo finale dev’essere quello di allungare la stagione: la Sicilia potrebbe vivere di turismo per 11, 12 mesi all’anno”.
Musumeci risponde: “Abbiamo colto nel ministro una disponibilità concreta a collaborare con noi, soltanto se si riesce a far rete possiamo ottenere risultati concreti. La legge sul turismo in Sicilia, varata diversi anni fa, allo stato si è rivelata un fallimento. Oggi serve ripristinare i controlli per puntare sulla qualità, scoraggiare furbetti e incoraggiare e sostenere i più capaci. Nell’ultimo anno, ovunque siamo stati i nostri stand sono i più affollati e suscitano maggiore curiosità. Dovunque andiamo, da Rimini a Verona, da Bruxelles a Berlino, i nostri stand sono i più visitati, i più graditi. Siamo consapevoli di dover scontare tantissimo ritardo in termini di infrastrutture, servizi, coordinamento del messaggio promozionale, ma già in questo primo anno di governo abbiamo messo assieme una strategia con gli operatori privati e con gli altri soggetti pubblici che ci consente di poter ben sperare. In 3 o 4 anni avremo fatto del turismo uno dei settori portanti della regione”.
L’area dedicata alla Sicilia misura 850 metri quadri e per la realizzazione hanno lavorato diversi rami dell’amministrazione: Turismo, Agricoltura, Territorio e ambiente, Attività produttive, Beni culturali oltre all’Istituto per l’incremento ippico. Sui ledwall scorrono le immagini dell’immenso patrimonio di storia, cultura, tradizioni e paesaggi. Più di quaranta le piccole e medie imprese siciliane del settore turistico che partecipano alla tre giorni milanese per proporre prodotti e servizi mentre, per quanto riguarda le eccellenze enogastronomiche dell’Isola, sono diversi consorzi a promuovere vini e formaggi, arance rosse e altre produzioni uniche come il cioccolato di Modica.
Musumeci e Pappalardo hanno presentato il nuovo cartellone dei principali teatri siciliani e, per la prima volta, il Calendario regionale delle manifestazioni e degli eventi di grande richiamo turistico: dalle sfilate carnevalesche di Acireale, Sciacca e Termini Imerese alla festa del Mandorlo in fiore in programma nella Valle dei Templi, dall’Infiorata di Noto ai Nastri d’Argento di Taormina, dalla Targa Florio di Palermo alla Fiera Mediterranea del Cavallo che, a maggio, si svolgerà nella Tenuta Ambelia a Militello Val di Catania. Un evento, quest’ultimo, al quale è dedicata l’esposizione, all’interno dello stand siciliano, di uno storico carretto e dei relativi finimenti provenienti dalla ricca collezione in mostra a Palazzo D’Aumale, a Terrasini.
In primo piano, naturalmente, la promozione degli itinerari di viaggio più suggestivi, a cominciare dai cinque Parchi naturali regionali – Etna, Madonie, Nebrodi, Fluviale dell’Alcantara e Monti Sicani – che la Regione progetta di inserire in un’unica offerta di slow tourism all’interno del brand “Sicilia, Paradiso in terra”, e dai borghi siciliani vincitori, negli ultimi anni, di ben quattro edizioni del premio “Il Borgo dei Borghi”: Petralia Soprana, Sambuca di Sicilia, Montalbano Elicona e Gangi.
PS: A proposito di spettacolo, la foto che ritrae Musumeci impegnato con il violino è davvero carina, curiosa, lontana dalle abituali pose istituzionali. Intitoliamola “una bella sviolinata alla Sicilia”, una serenata alla amata Sicilia.