Blutec, via all’udienza preliminare: Di Cursi patteggia, ok alla scarcerazione di Ginatta
E’ cominciata a Torino l’udienza preliminare dell’inchiesta su Blutec, l’azienda di automotive che rilevò l’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese. Le accuse, per i quattro imputati, si riferiscono – in base alle singole condotte – a presunti episodi di malversazione, autoriciclaggio, riciclaggio e bancarotta. La vicenda, fra l’altro, riguarda la presunta sottrazione di 16 milioni che Blutec aveva ottenuto dalle autorità statali per il rilancio dell’area industriale del palermitano.
L’amministratore delegato, Cosimo Di Cursi, ha proposto di patteggiare (con il consenso dei pm) tre anni e sei mesi di reclusione dopo l’impegno a non chiedere di recuperare beni per 850 mila euro che gli erano stati sequestrati durante le indagini.
Per il presidente, Roberto Ginatta, 73 anni, la difesa ha chiesto la scarcerazione; la procura ha dato parere favorevole. Chiamati in causa sono anche Matteo Orlando Ginatta, 28 anni, figlio di Roberto, e Giovanna Desiderato, 76 anni, storica segretaria dell’azienda.
NEONATO ABBANDONATO A RAGUSA: ARRESTATO IL PADRE
COVID: MORTO BERNARDO TRIOLO, SEGRETARIO A MARSALA
COVID IN SICILIA, POSTI LETTO SOTTO LA SOGLIA CRITICA
“FURBETTI DEL CARTELLINO” A PALERMO: 55 INDAGATI TRA RESET E COIME
