Foto di FRANCO LANNINO / STUDIO CAMERA.

Bonafede sovrintendente della FOSS: le reazioni della politica

Di seguito le reazioni alla nomina di Ester Bonafede come sovrintendente della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana.

Antonio Ferrante (PD, responsabile cultura Sicilia) – “Ancora una volta assistiamo a una nomina politica alla guida di un ente culturale.Un malcostume ormai normale nella lottizazione politica a danno delle tante professionalità presenti e della nobile funzione degli enti stessi. Occorono norme rigide che chiudano la porta in faccia ala malapolitica che produce solo malacultura. Immagino come si sentiranno i tanti professionisti con curicula chilometrici nel vedersi sorpassati da figure, di tutto rispetto nell’ambito politico, ma completamente prive di qualsiasi competenza in materia. Una vergogna che si ripete ogni anno e con tutti i governi e che, in passato, non ha risparmiato neanche gli Stabili, con le conseguenze tragiche che ricadono, come sempre, sui siciliani. Ora mi aspetto da parte del gruppo PD all’Ars una legge che ponga parametri di competenza per tutte le nomine, escludendo ogni discrezionalità a tutela del nostro patrimonio artistico e culturale e sfido i Cinquestelle a sostenerla, se davvero vogliono normalizzare la politica, oltre le solite battaglie di propaganda”.

Eleonora Lo Curto (capogruppo Udc all’ARS): “La scelta di Ester Bonafede quale sovrintendete della Foss è la migliore che potesse essere assunta dal Consiglio di Amministrazione. La valutazione dell’eccellente curriculum della Bonafede pone fine anche ad una sterile contrapposizione politica che aveva bloccato la nomina al Teatro Politeama. Esprimo il mio compiacimento al nuovo sovrintendente evidenziando l’ottimo lavoro svolto precedentemente nella medesima funzione”.

Fabio Cantarella (Lega, responsabile enti locali in Sicilia): “Si tratta di una nomina esclusivamente politica che mortifica merito e competenze. Un pessimo segnale che conferma che in Sicilia la musica non cambia e che gli amici degli amici hanno sempre una corsia preferenziale. E’ scandaloso che ad una selezione pubblica alla quale hanno partecipato illustri e qualificati professionisti del mondo della cultura come l’ex sovrintendente dell’opera nazionale di Atene o il direttore artistico del regio Teatro di Torino si preferisca premiare la fedeltà politica al Presidente dell’Ars e commissario regionale di Forza Italia di un ex assessore di Crocetta”. “Certo era difficile competere con un curriculum come quello dell’ex assessore della giunta Crocetta imposta da Miccichè che può vantare addirittura una gestione disastrosa della Foss sotto l’ala protettiva di Cuffaro e Lombardo oltre che un contenzioso aperto con lo stesso ente. Siamo davanti ad una beffa colossale, non solo per il mondo culturale italiano ma anche per i giovani della nostra terra a cui giunge un messaggio pessimo di mortificazione dell’impegno e della meritocrazia”.

Deputati regionali del Movimento Cinque Stelle – La Fondazione Orchestra sinfonica siciliana meritava un sovrintendente individuato secondo criteri di competenza e di merito, in grado di proseguire nel processo già avviato di risanamento dei conti dell’ente, di dare impulso alla produzione artistica e di mantenere il giusto equilibrio nei rapporti con i dipendenti. Siamo delusi dalla scelta che è stata fatta, che non riteniamo adeguata al ruolo”. Lo dicono Roberta Schillaci, Giovanni Di Caro, Nuccio Di Paola e Giampiero Trizzino, deputati regionali del Movimento 5 Stelle e componenti della commissione Cultura all’Ars. Sulla nomina, Schillaci aveva presentato un’interrogazione all’Ars per chiedere chiarimenti al governo, senza mai ottenere risposta, mentre Trizzino aveva chiesto un’audizione in commissione Cultura che sarebbe dovuta servire a verificare i curricula affinché l’incarico venisse affidato seguendo criteri meritocratici. “I sindacati, tutt’ora in agitazione – proseguono i deputati – chiedevano una selezione pubblica per titoli e competenze e l’interesse della Regione Siciliana doveva essere di tutelare lo sviluppo della cultura e la salvaguardia del patrimonio artistico, anche nel rispetto del Dlgs 367/1996 secondo cui ‘il sovrintendente delle fondazioni lirico-sinfoniche dev’essere scelto tra persone dotate di specifica e comprovata esperienza nel settore dell’organizzazione musicale e della gestione di enti consimili’. Riteniamo sia prevalsa la logica di spartizione politica degli incarichi e a beneficiarne è stata stavolta Bonafede, ex assessore di Crocetta, vicina a Micciché e già alla guida della Foss sotto Cuffaro e Lombardo nel periodo di dissesto finanziario dell’ente. Con ogni rispetto per le qualità personali di Bonafede, contestiamo il metodo di una scelta che oggettivamente non può essere condivisa”.

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