Cancelleri: “M5S ha bisogno di evolversi. Restare? Non lo so, fatico a riconoscermi”

Giancarlo Cancelleri mette in dubbio la sua permanenza nel Movimento 5 Stelle. L’attuale sottosegretario alle Infrastrutture nel governo Draghi (nonché ex deputato regionale per M5S) commenta in maniera critica le divisioni interne al movimento sullo scontro Conte – Grillo e ammette che una riflessione sulla sua permanenza è in corso.

Cancelleri annuncia che comunque manterrà le sue funzioni per il tempo utile a consentire gli adempimenti allo svolgimento delle prossime consultazioni, dopodiché rassegnerà le dimissioni dal Comitato di Garanzia: “In queste ore – scrive su Facebook – è d’obbligo pure una valutazione sulla mia permanenza all’interno del Movimento 5 stelle, ho contribuito assieme a tanti alla nascita di questo progetto nel quale oggi trovo difficolta a riconoscermi”.

“Il M5S ha bisogno di evolversi, di maturare per meglio rappresentare i tanti milioni di cittadini che ci hanno dato la loro fiducia e che ancora vorrebbero sostenerci. Senza voler polemizzare con Beppe, se non siamo pronti a cambiare idea vuol dire che non siamo pronti a cambiare nulla e in questo quadro di cose la mia permanenza è esclusa. Sto valutando il mio impegno all’interno del M5S e analizzando ciò che è accaduto, oggi non ci sono più le condizioni per potere coniugare la realtà del M5S e Giuseppe Conte finendo in un vicolo cieco e con l’unica prospettiva di un ritorno al passato ormai davvero anacronistico”.

“Certamente non sarò io a proporre soluzioni, tuttavia in qualità di membro del Comitato di Garanzia sono chiamato ad analizzare la vicenda venutasi a creare nel Movimento 5 Stelle. Prendo atto della decisione del Garante Beppe Grillo che attenendosi alle sue prerogative ha chiesto di mettere in votazione la formazione del Comitato direttivo che era stato scelto durante gli Stati generali da parte degli iscritti. Sul piano politico rimango molto perplesso per come sia precipitata la situazione, non sono assolutamente d’accordo con Beppe perché si è persa una grande occasione”.

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