Cashback, caccia ai furbetti: controlli e messaggi contro le transazioni “anomale”

I primi messaggi sono iniziati a circolare sui social già in mattinata, ma ora arrivano anche le prime conferme: alcuni utenti che hanno attivato il “Cashback” di Stato sull’app IO stanno cominciando a ricevere segnalazioni mirate sul proprio dispositivo di una verifica per presunte transazioni “anomale”, che senza adeguata giustificazione – da comunicare entro 7 giorni – verrebbero cancellate dal computo.

Le verifiche sarebbero partite dopo svariate segnalazioni negli scorsi mesi di micro-transazioni ripetute da parte di alcuni soggetti: il “cashback” prevede infatti non solo il rimborso del 10% (fino a un massimo di 15 euro) di ogni transazione, ma anche un premio da 1.500 euro ai 100mila utenti che hanno utilizzato maggiormente carte, app abilitate e bancomat. Un parametro che avrebbe scatenato da parte di alcuni una vera e propria corsa alle “transazioni selvagge”, danneggiando anche le attività commerciali, per essere in cima alla “classifica”.

A giugno si chiude il primo semestre del programma. Il rischio è che le transazioni “ricorrenti”, di “importo irrisorio” ed effettuate in “numero elevato presso lo stesso esercente lo stesso giorno” siano considerate abusive: agli utenti verrebbe data possibilità di dimostrare oggettivamente la validità dell’acquisto entro 7 giorni con un apposito modulo allegato alla segnalazione.

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