Catania, scommesse clandestine: confisca da 160 milioni della Guardia di Finanza
Confisca record da 160 milioni di euro a Catania. Lo ha deciso la Procura di Catania nei confronti del patrimonio di due persone che sarebbero coinvolte in un giro di scommesse clandestine: sono Francesco Catacchio e Antonio Di Marzo, i reati contestati vanno dalla associazione per delinquere alla raccolta di scommesse clandestine, dal riciclaggio alla truffa nei confronti dello Stato. A eseguire il provvedimento sono stati i militari della Guardia di Finanza di Catania e dello Scico, il servizio centrale investigazione sulla criminalità organizzata.
Un anno fa il Gip aveva disposto 23 misure cautelari dopo una lunga attività investigativa che ha preso le mosse dalla segnalazione di una piattaforma di gioco sul web, non autorizzata in Italia ma di proprietà maltese, dove sarebbe stata realizzata un’illecita raccolta di scommesse sull’intero territorio nazionale, attraverso una rete di agenzie, collegate alla piattaforma di gioco”.
Secondo la Guardia di Finanza, l’organizzazione della società maltese in Italia, dal 2013 al 2016, ha conseguito ricavi non dichiarati per 570 milioni di euro e ha omesso la dichiarazione dell’imposta sulle scommesse per circa 30 milioni di euro”. Solo una piccola parte del volume di gioco veniva prodotto online, le puntate avvenivano prevalentemente in contanti. Le somme raccolte nelle varie agenzie dislocate sul territorio nazionale affluivano sui conti di una società maltese che li avrebbe riciclati con l’acquisto di terreni e fabbricati.
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