Catania, sequestrati 2 milioni di euro ai soci di un bar: l’accusa è di bancarotta fraudolenta
Gli uomini della Guardia di Finanza del comando provinciale di Catania ha sequestrato beni per un valore di due milioni nell’ambito di una inchiesta per bancarotta fraudolenta: i beni sono riconducibili ai fratelli Vita Anne e Giovanni Carmelo Gilletti, titolari di un’impresa esercente l’attività di bar, ristorazione e alberghiera.
L’indagine riguarda tutte le operazioni di gestione della società che avrebbero determinato il dissesto in modo fraudolento da parte dei soci. Secondo la Procura, sarebbero stati distratti circa due milioni di euro attraverso prelevamenti di denaro dai conti corrente dell’azienda fallita e con l’incasso di pagamenti dei clienti sui conti personali dei soci.
Le indagini, secondo cui sarebbero stati anche affittati rami d’azienda a cifre irrisorie a una società costituita ad hoc, hanno evidenziato anche la sottrazione delle scritture sociali e di quelle contabili obbligatorie relative agli anni precedenti il fallimento.
Il sequestro delle somme dai conti correnti degli indagati è stato richiesto dalla Procura di Catania ed accolto dal Gip.
COLTIVAVANO CANNABIS DENTRO UN IMMOBILE ABBANDONATO: DUE ARRESTI
VENTO FORTE E MAREGGIATE, EOLIE ISOLATE
COVID, IL BOLLETTINO DELLA SICILIA DEL 18 MARZO 2022
INCIDENTE SULLA PALERMO – CATANIA, UN MORTO