Sanità

Cefpas, via ai corsi triennali in medicina di emergenza urgenza per i non specializzati

Hanno preso il via stamattina al Cefpas di Caltanissetta i corsi teorico-pratico triennale in medicina di emergenza urgenza (CMEU 2020-2022).

Quella appena avviata è la prima delle dieci edizioni destinate alla formazione dei medici – in possesso di abilitazione all’esercizio professionale e non specializzati – per il reperimento di personale medico per il sistema di emergenza urgenza regionale della Regione siciliana, previsto nell’ambito del piano straordinario varato dall’assessore Razza.

Sono 60 i partecipanti alla giornata introduttiva, tre le classi in avvio. Dopo la fase 1 di apprendimento e formazione – 210 ore di didattica interattiva e 150 di tirocinio nelle aziende sanitarie – che consentirà l’acquisizione dell’attestato di idoneità “Est” ai sensi dell’art. 96 dell’accordo collettivo nazionale per la medicina generale, seguirà la fase 2, cioè il ‘training on the job’ nelle aziende e negli Enti del sistema sanitario regionale.

Al termine della fase di apprendimento e formazione – entro il 18 marzo prossimo – i partecipanti saranno sottoposti ad una valutazione di idoneità effettuata mediante prova scritta e orale/pratica davanti ad una commissione esaminatrice. Ai candidati che supereranno le prove verrà rilasciato l’attestato di idoneità all’esercizio di attività di emergenza sanitaria territoriale ai sensi dell’art. 96 del vigente accordo collettivo nazionale per i medici di medicina generale.

Al ‘training on the job’ del percorso formativo saranno ammessi soltanto i partecipanti che avranno superato l’esame. La seconda edizione è prevista a partire dal mese di maggio.

L’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, sottolinea che “il valore aggiunto di questa iniziativa fa della nostra Regione una protagonista del sistema salute”. Presenti alla inaugurazione dei corsi anche il direttore del Cefpas Roberto Sanfilippo e il direttore del dipartimento osservatorio epidemiologico dell’assessorato Maria Letizia Di Liberti, con i direttori delle quattro centrali operative siciliane e i loro delegati.

In Sicilia si contano migliaia di accessi in emergenza, ma sono pochissimi gli specializzati che escono ogni anno dalle scuole, così il sistema sanitario nazionale è alla costante ricerca di professionisti da destinare ai pronto soccorso. “Sono contenta di constatare l’età media dei presenti – ha detto Di Liberti – perché significa che avete capito qual è il vostro ruolo di medico e che credete in questo lavoro. E’ l’inizio di un percorso in cui crediamo, perché crediamo nel lavoro che farete negli ospedali al servizio della salute e del paziente”.

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