Censimento dei non vaccinati, Regione nel mirino del Garante. Anief: “Non si può fare”
L’Autorità Garante per la privacy ha aperto un’istruttoria sull’ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci, con cui si dispone un censimento dei dipendenti pubblici non vaccinati e l’eventuale cambio di mansione in caso di invito non accolto a vaccinarsi.
La Regione – che ha sette giorni per rispondere all’istruttoria – classifica il tutto come approfondimento “legittimo” e assicura che la procedura porterà a un chiarimento, ma il Garante ritiene invece che “l’ordinanza di un presidente regionale o provinciale non rappresenta valida base giuridica per introdurre limitazioni a diritti e libertà individuali che implichino il trattamento di dati personali”.
Anief (con riferimento al mondo della scuola) si dice pronta a impugnare in ogni caso il provvedimento. Il presidente del sindacato, Marcello Pacifico, ricorda che non è cambiato nulla rispetto allo scorso mese di febbraio: “Ai lavoratori della scuola, come per tutti quelli del pubblico impiego, ma anche per i privati, non si può chiedere alcunché sul loro stato vaccinale, poiché rientra nella sfera della riservatezza dei dati, né tantomeno di vaccinarsi per prevenire i contagi da Covid. Lo stesso contratto collettivo nazionale di lavoro, al quale fa riferimento il presidente della Regione Sicilia, non prevede alcun obbligo di questo genere”.
“Si sta anche in questo caso spostando l’attenzione su temi importanti, perché noi stessi consigliamo di vaccinarsi contro il Covid, ma non centrali: quello che rimane fondamentale, anzi vitale, per vincere i pericoli dei contagi e per stare a scuola in sicurezza, rimane l’obbligo di aumentare gli spazi scolastici e ridurre la quantità il numero di studenti per classe. Ci sono 100mila e 15mila plessi tagliati negli ultimi 12 anni da reintrodurre, assieme a 4mila sedi di presidenza e di Dsga, oltre che 200mila nuovi insegnanti e 50mila Ata. Sono queste le leggi e le ordinanze che vorremmo leggere, non quelle sugli obblighi senza fondamento”, conclude il presidente nazionale Anief.
VARIANTE DELTA, AUMENTANO I CASI ACCERTATI IN SICILIA