Centro direzionale, adesso la Regione guarda a Catania. M5S: “Solo fumo negli occhi”
Il centro direzionale della Regione? Adesso il governo Musumeci guarda a Catania. Dopo le polemiche sulla commissione aggiudicatrice per la progettazione dell’opera a Palermo (e il conseguente stop al procedimento nel capoluogo siciliano), il governo regionale ora ha orientato le proprie attenzioni sul comune etneo, andando a modificare lo schema di convenzione già deliberato lo scorso 4 marzo.
La possibilità di realizzare il centro direzionale a Catania è contenuta nella “Deliberazione n. 228 del 27 maggio 2021” della giunta regionale che prevede le modifiche allo schema di convenzione: tale schema prevederebbe l’acquisizione del diritto di superficie “ad edificandum” (e dunque la proprietà degli immobili lì edificati) dell’area edificabile compresa nell’ex Piano di zona “Nesima Superiore”.
La notizia viene commentata così dai deputati regionali del Movimento 5 Stelle: “Dopo il naufragio del progetto della creazione di un mega centro direzionale a Palermo, la Regione ci riprova, pensando di programmare un altro progetto degli uffici regionali a Catania. Nutriamo forti dubbi sul fatto che il governo Musumeci riesca in questa impresa”. “Quella di Musumeci – spiegano i deputati – sembra più una Chimera che il governo insegue ma che non riuscirà a realizzare, almeno in questa legislatura. Una Regione che non ha neanche reale contezza degli immobili che possiede, perde tempo a gettare fumo negli occhi con centri direzionali in ogni dove”
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