Comunali, Miceli: “Rifiuto l’appoggio dei poteri mafiosi, chi minimizza ha dei motivi”

Franco Miceli, con una nota, risponde all’appello lanciato da Maria Falcone e alla lettera aperta che il Centro Pio La Torre ha inviato a tutti i candidati a sindaco di Palermo.

“La mafia ha cambiato forma per sopravvivere, si è così adattata alle richieste della società oggi consapevole e pronta a combatterla, a denunciarne la presenza, a schierarsi. La mafia non è stata abbattuta, né dimenticata. La mafia si è solo inabissata per muoversi su livelli forse meno espliciti ma pur sempre condizionanti. Rappresenta ancora una minaccia per la vita di tutte e tutti, per la crescita economica, sociale e culturale dei territori”, afferma Miceli. “L’appuntamento elettorale del 12 giugno coincide con l’arrivo di enormi risorse finanziarie dall’Europa, che sono un’occasione unica per aggredire antiche cause dell’arretratezza economica e sociale del Mezzogiorno d’Italia e per risollevare le sorti di Palermo“.

“E sappiamo anche che Cosa nostra vede tali risorse come una preziosa occasione di rilancio per le sue attività criminali e per incrementare il suo potere e che cerca per questo di rientrare in gioco, di riallacciare quelle alleanze politiche e di interessi che sono sempre state alla base dell’incidenza mafiosa sulla cosa pubblica e sul quotidiano di ciascuno – continua – . Anche per questo motivo, da subito, ho posto l’accento su un diverso modo di governare la città puntando sul decentramento e sulla partecipazione, che significano anche controllo sociale. Due strumenti che metterò a garanzia di trasparenza nelle decisioni amministrative, due antidoti fondamentali alla formazione di gruppi di potere che facilmente diventano brodo di coltura degli interessi mafiosi”.

“Io rifiuto il voto e gli appoggi di chi ha o ha avuto a che fare con la mafia. Su questo non possono esserci zone grigie o si è contro o si è complici. Chi sottovaluta o minimizza insofferente questa questione lo fa o perché impreparato o perché non vuole rinunciare a qualche manciata di voti. Faccio mia una frase di Martin Luther King: ‘Non ho paura della cattiveria dei malvagi ma del silenzio degli onesti'” conclude Miceli.

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