Comune di Palermo, le reazioni della politica dopo l’approvazione del bilancio
Bilancio di previsione approvato, ma in Consiglio Comunale il fronte della maggioranza vacilla. Il documento viene infatti fortemente modificato e passa – di fatto – grazie alla presenza in aula delle forze di opposizione (che hanno garantito il numero legale) mentre Sinistra Comune ha lasciato l’aula. Le opposizioni sottolineano la sconfitta politica del sindaco Orlando e la convergenza trasversale su alcuni emendamenti (tra cui la redistribuzione del “tesoretto”) e anche dalla maggioranza arrivano voci critiche.
Ecco le reazioni dopo il Consiglio Comunale:
PD (il capogruppo Rosario Arcoleo e la Consigliera Milena Gentile) – “Avevamo chiesto di trovare soluzioni che garantissero tutti i servizi essenziali e strategici, anche per interrompere il vergognoso trend dei debiti fuori bilancio dovuti in gran parte all’inefficienza della macchina amministrativa. Abbiamo solo ottenuto la promessa di una direttiva da emanare nei prossimi giorni che consentirà forse dal 2022 un adeguamento congruo per tutto il personale part time e la prospettiva di concorsi per l’assunzione di professionalità specializzate, estremamente necessarie per affrontare le tante progettazioni urgenti. Nel corpo della delibera ci si scontra con il macigno degli extra costi per circa 21 milioni dovuto al trasferimento dei rifiuti fuori sede. Costi di cui il governo Musumeci dovrebbe assumersi la responsabilità. È troppo poco credere che la tariffa TARI non crescerà per i prossimi anni basandosi solo su presunte economie o su attività virtuose non ben definite. Abbiamo presentato come PD un odg che impegna il Sindaco a non aumentare la TARI e da tempo chiediamo l’applicazione del regolamento che prevede uno sconto in tariffa per quei cittadini che effettuano correttamente la raccolta differenziata. Purtroppo dobbiamo prendere atto che le nostre istanze sono state accolte solo in parte”.
GIULIA ARGIROFFI (gruppo Oso): “Un bilancio previsionale presentato con estremo ritardo, che ha costretto il Consiglio Comunale ha lavorare d’urgenza e di fretta e che certifica la situazione di grave crisi economico finanziaria dell’Ente. Molte le incertezze per il futuro della città, dal pericolo del dissesto, alla scarsa liquidità, ai probabili aumenti della Tari. Il Consiglio, ciononostante, è riuscito a impegnare (a partire dal 2021) somme per far fronte alle principali emergenze cittadine (cimiteri, strade, edilizia scolastica e beni comunali). Dal punto di vista politico, la maggioranza si è sgretolata, l’abbandono dell’aula dei consiglieri di Sinistra Comune è stata una scelta irresponsabile e che ha messo a rischio l’approvazione del bilancio, poi garantita dalla presenza delle forze di minoranza. Per coerenza l’assessore alla mobilità dovrebbe rassegnare le dimissioni. Anche il Sindaco esce “con le ossa rotte” da queste giornate che hanno visto stravolto l’impianto della parte dispositiva della delibera presentato poche settimane fa dalla Giunta e che vedeva nel sistema del tram l’unica stella polare. Il Consiglio ha avuto il merito di tenere la barra dritta e affermare a chiare lettere che la città e i cittadini hanno dei bisogni e delle priorità che vengono prima rispetto alle opere connesse al sistema Tram”.
AVANTI INSIEME (Valentina Chinnici, Massimo Giaconia, Claudia Rini, Toni Sala) – “Con l’approvazione del bilancio di previsione 2020-2022, il Consiglio ha votato un atto indispensabile per la vita della città, trovando lo spazio per alcune modifiche importanti che mirano a dare una prima risposta alle necessità più urgenti della città: in particolare, gli oltre 20 milioni di euro dell’avanzo vincolato saranno destinati all’emergenza cimiteriale, alla manutenzione di strade e marciapiedi e a interventi straordinari per la manutenzione degli edifici scolastici. Infine il nostro gruppo, grazie al consigliere Giaconia, si è fatto promotore di un ordine del giorno che impegna il sindaco e la giunta a ripristinare, già col bilancio di previsione 2021/2023, i corrispettivi delle società Partecipate, che ammontano a oltre 13 milioni di euro, che altrimenti si troveranno nell’impossibilità di garantire alcuni fra i servizi essenziali finora erogati alla cittadinanza”.
+EUROPA (Fabrizio Ferrandelli) – “Stamane all’alba, il tenace lavoro di proposta delle opposizioni, su cui si è registrata la convergenza di parte del consiglio, ha donato a Palermo un nuovo argine allo scatafascio dell’ultima amministrazione Orlando. Per la prima volta, durante la votazione dello strumento economico-finanziario, Sinistra Comune, forza politica che esprime la guida della commissione bilancio, è stata costretta ad uscire abbandonando l’aula. Segno di una stagione ormai al tramonto e dell’inizio di un nuovo percorso per cambiare ricetta ed anche chef”.
MOVIMENTO 5 STELLE (Antonino Randazzo, Viviana Lo Monaco e Concetta Amella) – “Il Consiglio Comunale, con un lavoro trasversale fra gruppi di minoranza e maggioranza, ha riportato sulla Terra il sindaco di Palermo e la sua giunta destinando le somme dell’avanzo vincolato del 2021 alle vere emergenze della città e delle sue periferie: strade, scuole, cimitero, progettazione. L’emendamento approvato prevede infatti che il tesoretto di 20.136.126,14 euro dovrà essere ripartito nel 2021 sui seguenti investimenti ritenuti di prioritaria importanza per la città: 3.500.126,14 euro per interventi urgenti per l’emergenza cimiteriale (con particolare riferimento alle opere e/o interventi di manutenzione straordinaria nel cimitero dei Rotoli e per l’acquisto e l’istallazione di loculi prefabbricati); 10.136.000 euro per manutenzione di strade e marciapiedi, così come previsto dall’accordo quadro di cui all’art. 34 codice dell’affidamento dei lavori su strade marciapiedi ed aree pubbliche della città di Palermo; 5.500.000 euro per interventi straordinari di edilizia scolastica e manutenzione del patrimonio comunale, anche secondo le previsioni di cui agli accordi quadro stipulati dall’Amministrazione comunale; un mln di euro per progettazione esterna di opere ed interventi straordinari e di straordinaria manutenzione di competenza comunale”.
FORZA ITALIA (il capogruppo Giulio Tantillo) – “Con l’approvazione del Bilancio 2020 viene sancita la fine della maggioranza. Sinistra comune ha abbandonato i lavori dichiarando di non votare il bilancio e di votare contro gli emendamenti presentati e firmati da quasi tutto il consiglio. Emendamenti che tolgono 21 milioni di mutuo per il tram e destinano 20 milioni di avanzo per le manutenzioni dei marciapiedi, delle scuole, dei cimiteri e di altri interventi.
Si è poi proposto di destinare le economie dei pensionamenti all’aumento delle ore per i dipendenti comunali. Abbiamo chiesto all’amministrazione di portare il bilancio 2021 a gennaio. Non ci sarà l’aumento della tassa sui rifiuti ma rimane la grande crisi di liquidità finanziaria del comune che ormai ricorre periodicamente all’anticipo di tesoreria. Le aziende partecipate saranno costrette a diminuire alcuni servizi per i tagli che hanno subito. Il documento finanziario mette a nudo l’incapacità dell’amministrazione a rilanciare i servizi e il decoro della città, basti pensare all’emergenza cimiteriale con centinaia di bare che aspettano da tempo una dignitosa sepoltura. Solo il ritorno alle urne porrà fine al lento e costante declino della nostra Palermo”.
LEGA (il capogruppo Igor Gelarda) – “Il tentativo dell’amministrazione Orlando di mettere sul tram le poche somme disponibili libere nel bilancio è naufragato. Orlando avrebbe voluto accendere un mutuo di 20 milioni di euro per il tram, ed utilizzarne altri 16, provenienti da avanzo vincolato, per opere accessorie sempre del tram. Con un atto politicamente importante il consiglio comunale ha modificato fortemente il bilancio, bloccando l’accensione del mutuo per il tram e stornando quasi 21 milioni di euro su alcuni investimenti di prioritaria importanza per la Città, per i quali non era incredibilmente previsto nulla in bilancio.
Si tratta di una dura sconfitta politica per il sindaco Orlando, frutto in realtà di una profonda presa di coscienza di quasi tutto il consiglio comunale. La riprova è stata l’uscita dall’aula, durante il voto, di Sinistra Comune. Una sconfitta che corrisponde ad una sfiducia da parte dell’aula e la dimostrazione che questo progetto di tram non è una priorità per la città di Palermo. E’ chiaro che da questo momento il sindaco Orlando non ha più una sua maggioranza e che si navigherà a vista, e male, fino a fine consiliatura”.
LEGA (Alessandro Anello) – “La frattura della maggioranza consumata nottetempo in Consiglio comunale durante l’approvazione del bilancio 2020, con l’abbandono dell’Aula del gruppo di Sinistra Comune con in testa l’assessore alla Mobilità, Giusto Catania, è la pietra tombale sull’amministrazione guidata dal sindaco, Leoluca Orlando, come d’altronde aveva annunciato proprio il primo cittadino di Palermo in occasione della discussione sulla mozione di sfiducia, riferendo che avrebbe considerato conclusa la sua esperienza di governo in caso di spaccatura della maggioranza”.
“Si è purtroppo verificato quanto avevo detto a Sala delle Lapidi lo scorso settembre quando, nonostante il voto della Lega e di tutte le altre forze di minoranza, i consiglieri irresponsabili di maggioranza non votarono la sfiducia ad Orlando, condannando di fatto i cittadini palermitani ad altri 18 mesi di stillicidio nelle mani di un sindaco senza più il polso della città. Un suicidio. Una maggioranza tanto compatta tre mesi fa, salvo poi l’ultimo dell’anno lacerarsi miseramente sul bilancio, il documento più importante che il Consiglio comunale sia chiamato a votare”.
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