Concorsi truccati all’Università di Catania: il pm chiede il rinvio a giudizio per 50
La procura di Catania ha chiesto il rinvio a giudizio per quasi tutti gli indagati del secondo troncone dell’inchiesta “Università bandita” (che ha coinvolto 54 persone). Lo si è appreso all’apertura dell’udienza preliminare in corso – relativa ad un primo filone di indagini – per la richiesta di rinvio a giudizio di otto docenti e di due ex rettori dell’ateneo su presunti concorsi truccati. Stralciate invece le posizioni di alcuni per cui sarà richiesta l’archiviazione (tra questi anche l’ex rettore della Sapienza Eugenio Gaudio). L’udienza preliminare è stata aggiornata al prossimo 11 gennaio.
Tra gli imputati per cui è già in corso l’udienza preliminare ci sono due ex rettori, i professori Francesco Basile e Giacomo Pignataro accusati di essere, rispettivamente, “il capo” e “il promotore”. A tutti e 10 sono contestati l’associazione per delinquere, turbata libertà di scelta del contraente, abuso d’ufficio, induzione indebita a promettere o dare utilità, corruzione per atti contrari ai propri doveri e falso ideologico e materiale. Reati che secondo la Procura sarebbero stati commessi per “garantire la nomina come docenti, ricercatori, dottorandi e personale amministrativo di soggetti preventivamente individuati dagli stessi associati”.
Gli altri docenti per cui è in corso l’udienza preliminare per la richiesta di rinvio a giudizio sono Giuseppe Barone, Michele Maria Bernadetta Cavallaro, Filippo Drago, Giovanni Gallo, Carmelo Giovanni Monaco, Roberto Pennisi, Giuseppe Sessa e Giancarlo Magnano San Lio. La posizione di quest’ultimo è stata oggi stralciata perché ha fatto richiesta, e ottenuto, di avere accesso al rito abbreviato.
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