Concorsi truccati, Zuccaro durissimo: “Sistema criminale, situazione squallida”
L’inchiesta Università Bandita che ha portato alla sospensione dei vertici dell’Ateneo catanese (ci sono 40 indagati) sta facendo molto rumore a Catania.
Il procuratore della Repubblica di Catania Carmelo Zuccaro, nella conferenza stampa in cui sono stati chiariti e i contorni dell’inchiesta, ha avuto parole molto dure, parlando si sistema criminale e di sistema “squallido”.
“L’indagine – ha detto Zuccaro – ha consentito di svelare un sistema di nefandezze che purtroppo macchia in maniera veramente pesante il nostro Ateneo perché coinvolge tutti i personaggi di maggiore responsabilità al suo interno. Abbiamo accertato che questo sistema, che vedeva al vertice il precedente rettore e il rettore attuale ha inquinato il sistema di votazione all’interno dell’Ateneo per la nomina del rettore e per la nomina degli organi più importanti. A cascata questo sistema si é perpetuato per condizionare numerosi concorsi di tutti i dipartimenti”.
“Un sistema – ha proseguito – che non esito a definire squallido perché le persone che vengono proposte non sono le più meritevoli per aggiudicarsi il titolo. Quando qualcuno ha il coraggio di proporsi come candidato per questo posto nonostante il capo del dipartimento abbia deciso che non sia venuto il suo momento, queste persone vengono fatte oggetto di critiche pesanti, addirittura di ritorsioni da parte del capo del dipartimento. Si è usata la parola, da parte di qualcuno, non da parte mia, di ‘metodi paramafiosi. Parto dal principio che se tutto è mafia, nulla è mafia. Io uso la parola mafia per sistemi effettivamente mafiosi. Però questi sono sistemi criminali e anche i sistemi criminali organizzati non mafiosi posso produrre effetti devastanti”.
“I fatti sono estremamente gravi – ha concluso – e certamente non fanno onore a persone che dovrebbero appartenere al mondo della cultura: cultura che non può soffrire l’adozione di sistemi clientelari e non basati sul merito per potersi perpetuare. Una cultura che si basa su questi sistemi è una cultura destinata a rimanere sterile e a perseguire più esigenze clientelari che non esigenze di progresso e di sviluppo della nostra società”.