Conte (M5S): “Ho messo in guardia i palermitani sul pericolo del voto di scambio”

Oggi lascio Palermo più inquieto che mai. Apprendo dell’arresto di un candidato di Forza Italia, che pare dovrà rispondere dell’accusa di voto di scambio elettorale politico-mafioso. Sarà la magistratura ad accertare i fatti. Certo, non spetta ai politici o ai cittadini. Spetta però alla politica e alla parte sana di Palermo voltare pagina”.

Il leader del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte, si è espresso così sul proprio profilo Fb a proposito dell’arresto di un candidato al consiglio comunale di Palermo che ha riacceso il dibattito politico sulla presenza della mafia. Proprio ieri sera a Villa Filippina a Palermo Conte aveva partecipato a una lezione della Scuola di formazione per approfondire il tema “mafia e politica”.

“Roberto Scarpinato e Umberto Santino ci hanno illustrato i perversi intrecci tra la borghesia degli affari e dei comitati di potere, i pezzi deviati delle istituzioni e la criminalità proletaria della malavita organizzata. Nel mio intervento finale – prosegue Conte – ho avvertito forte il dovere di mettere in guardia i palermitani dal rischio del ritorno alla ribalta degli specialisti del voto di scambio e della gestione clientelare del potere. La coalizione di centro-destra a Palermo è animata da persone che hanno subito gravi condanne e che non hanno rinnegato il proprio passato. Qual è il progetto che Dell’Utri e Cuffaro hanno in mente per rilanciare Palermo? Come pensano debbano essere utilizzati i soldi del Pnrr?”.

“In questi giorni – ha concluso – ho incontrato cittadini che vogliono riscattarsi nelle periferie, volontari che si danno da fare per conservare la memoria delle vittime di mafia e dare speranza ad interi quartieri, ho portato il pieno sostegno del Movimento a chi a Borgo Vecchio ha denunciato la mafia. Ognuno sceglie le compagnie che più rappresentano i propri valori, le proprie battaglie. Questi sono i nostri compagni di viaggio per cambiare le cose”.

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