rapina con morto in via maqueda

Coppia gay aggredita a Palermo, le reazioni della politica: “Episodio gravissimo”

Sono tantissime le reazioni della politica all’aggressione a una coppia gay, avvenuta a Palermo. Il gravissimo episodio è successo in via dell’Università (nei pressi di via Maqueda) e gli autori sono un gruppo di ragazzini.

Monica Cirinnà, senatrice del Pd – “Dell’aggressione di Palermo non mi colpisce soltanto la ferocia; e non mi ferisce soltanto l’umiliazione e il grande dolore di chi l’ha subita. Quello che mi sconvolge profondamente è la giovanissima età degli aggressori. Vorrei se ne rendessero conto tutti coloro che, per motivi di convenienza politica, strumentalizzano il ddl Zan, attaccando in particolare la sua seconda parte. Quella parte che vuole intervenire sull’educazione e sulla formazione, per promuovere una cultura del rispetto”.

Anthony Barbagallo, segretario regionale del Partito Democratico della Sicilia – “Ancora un atto di intollerabile violenza, a Palermo nei confronti di una coppia gay che passeggiava a Palermo. Un’aggressione in pieno centro storico da parte di una gang che prima ha cominciato ad insultare e poi è passata alla violenza fisica. Non lo possiamo permettere. Confidiamo nelle forze dell’ordine affinché vengano prontamente individuati gli aggressori, si deve comprendere che atti del genere non possono restare impuniti”.

I deputati regionali del Movimento 5 Stelle all’Ars – “L’aggressione subita da una coppia di giovani a Palermo è un episodio gravissimo che va assolutamente condannato. Esprimiamo solidarietà massima ai due ragazzi vittime di tale barbarie. Un simile episodio però non scoraggi turisti e villeggianti a soggiornare a Palermo e in Sicilia che rimangono luoghi ospitali, culla di civiltà e crocevia di popoli e cultura”.

Elio Vito, deputato di Forza Italia – “L’ennesima vile aggressione compiuta a Palermo da giovanissimi nei confronti di una coppia di ragazzi che camminava mano nella mano, mostra che le chiacchiere stanno a zero e che il Ddl Zan serve, pure nelle scuole”.

Maria Falcone, presidente della Fondazione Giovanni Falcone – “La vergognosa aggressione subita ieri a Palermo da due giovani turisti gay è indegna. Questo episodio appare ancora più grave per la giovane età degli aggressori, evidentemente influenzati da una sottocultura di pregiudizi e di odio veicolata soprattutto dalla rete e che nulla ha a che fare con la libertà di pensiero. Occorrerà intensificare gli sforzi, a cominciare dalle scuole, per fermare questa deriva, ma da subito bisogna sancire che per ogni genere di discriminazione e per gli incitamenti all’odio e alla violenza non ci può essere alcuna tolleranza. L’approvazione del ddl Zan non è più rinviabile”.

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