Coronavirus, il “giallo” delle mascherine: non le trovate in farmacia? Ecco perchè

Sempre più difficile trovare disponibilità di mascherine anti contagio a prezzi calmierati: dalla Sicilia al Nord Italia sono poche le farmacie che già non hanno appeso un cartello all’esterno per segnalare che il prodotto è esaurito.

Marco Cossolo, presidente di Federfarma, conferma: “Nella quasi totalità delle farmacie dove sono state consegnate a prezzo calmierato, le mascherine chirurgiche sono già finite. Non sono state ancora consegnate in altre grandi città come Milano e Torino e c’è ancora stallo sulla carenza di mascherine. I farmacisti sono disponibili alla vendita ma le ingenti quantità promesse purtroppo non sono arrivate”.

Antonello Mirone, presidente di Federfarma Servizi, l’Associazione Nazionale dei Distributori di farmaci e dpi, aggiunge: “Le uniche che stiamo distribuendo sono quei tre milioni provenienti dalla Protezione Civile ed entro domani saranno già finite a fronte di un fabbisogno di 10 milioni al giorno. Siamo subissati di richieste e purtroppo ci sono diversi milioni di mascherine bloccate e sequestrate durante i controlli, spesso per intoppi burocratici: bisognerebbe eliminare questo corto circuito”.

Nei posti deputati alla vendita sono dunque reperibili le mascherine a costi maggiori, spesso esagerati per le quotidiane esigenze dei cittadini comuni e non degli addetti ai lavori. E il perchè potrebbe avere una precisa spiegazione. È lo stesso Mirone a spiegarlo. “La società italiana di Perugia, importatrice di mascherine dalla Cina, che aveva garantito la fornitura pare non sia più in grado di farlo. Poiché c’è un fabbisogno mondiale, anche i produttori cinesi hanno interessi verso altri mercati: in Spagna e Francia, ad esempio, le mascherine calmierate sono a 96 centesimi al netto dell’Iva. Tutto ciò orienta i produttori verso altri Paesi”.

Ci sono cinque aziende italiane che hanno cominciato a produrre le mascherine ma essendo ancora all’inizio del ciclo produttivo non hanno ancora i quantitativi disponibili. E quello delle mascherine non è l’unico problema. C’è una fortissima carenza di guanti e di alcol usato per disinfettare. Sono praticamente introvabili nelle farmacie italiane.

Un problema, quest’ultimo, rilanciato da Roberto Tobia, segretario nazionale di Federfarma. “Il prezzo dei guanti, in lattice o nitrile, si è triplicato o quadruplicato negli ultimi mesi a seguito dell’emergenza Covid-19”.

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