Coronavirus, nuovi ristori alle imprese in crisi. Intervento anche sulle cartelle fiscali
Il Governo nazionale è ancora al lavoro su un nuovo intervento di sostegno alle attività colpite dall’emergenza Coronavirus e danneggiate dalle misure restritive introdotte per arginare i contagi. Il nuovo decreto ristori (sarà il quinto) verrà alimentato da un ulteriore scostamento di bilancio e sarà accompagnato anche dalla rottamazione e dal saldo e stralcio per le cartelle esattoriali.
La misura farà leva su 24 miliardi di risorse, pari all’1,5% del PIL, e amplierà il suo raggio d’azione e la profondità del suo intervento – cambiando logia rispetto ai codici Ateco utilizzati finora – e garantirà più risorse per i vaccini e il rifinanziamento della cassa integrazione.
L’aiuto dovrebbe arrivare anche da una nuova rottamazione e dal saldo e stralcio per le cartelle esattoriali: terminata la sospensione dell’invio delle cartelle e di altri atti, dal 1° gennaio, è in arrivo valanga di avvisi: circa 50 milioni di atti. L’idea del Governo è di una diluizione degli avvisi su più anni.
Tutte le attività che rimarranno chiuse “saranno ristorate”, ha assicurato il ministro degli Affari Regionali, Francesco Boccia, nella riunione con le Regioni.