Corrao: “Amministrative ad aprile? Scelta clientelare che farà lievitare i costi”
Il Movimento 5 Stelle attacca duramente il Governo per la scelta di fare votare i comuni siciliani per il rinnovo delle amministrative in una data diversa da quella prevista per le Europee. Il 28 aprile (con eventuali ballottaggi il 12 maggio) infatti si voterà in molti comuni siciliani mentre per il rinnovo del Parlamento Europeo si voterà il 26 maggio. Una decisione che secondo i pentastellati costerà una spesa aggiuntiva di quasi un milione di euro. Una scelta che cozzerebbe contro il buon senso ma che nasconde semmai un chiaro disegno politico.
Il deputato europeo del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao parla di scempio e aggiunge: “Se la logica è quella di abbassare il quorum per monitorare il voto delle amministrative e influenzare le successive elezioni europee allora la logica c’è eccome, ma è una logica assolutamente clientelare, da stigmatizzare e che ha in ogni caso un costo bello pesante per i cittadini. La stima di un milione di euro è in ogni caso al ribasso dato che l’election day è sempre la soluzione migliore da un punto di vista logistico ed economico per le tasche dei cittadini”.
“Musumeci non ci venga a raccontare la favoletta dei comuni che devono andare ad elezioni perché sono commissariati – aggiunge Corrao -. Tra i comuni siciliani al voto infatti ci sono i comuni di Caltanissetta o Bagheria che sono tutt’altro che commissariati. Se si considera poi che gli eventuali ballottaggi, come deliberato da Musumeci, saranno il 12 maggio, i cittadini siciliani dovrebbero andare alle urne per ben 3 volte in un mese. Una follia che peraltro penalizza i siciliani che vivono fuori regione e che devono scegliere una sola data per poter rientrare a votare”.