Covid, casi stabili ma sottostimati del 50% e vaccini in calo: il report Gimbe
Aumentano i ricoveri Covid nella settimana fra il 25 novembre e il primo dicembre. Lo indica la Fondazione Gimbe nel suo monitoraggio indipendente, secondo cui le persone ricoverate con sintomi sono aumentati dell’11,1% (845 in più, da 7.613 a 8.458) rispetto alla settimana precedente.
Le terapie intensive, invece, sono cresciute del 28% (70 in più, da 250 a 320). Nello stesso periodo si osserva anche un aumento dei decessi pari al 9,5% (da 580 a 635, ossia 55 in più, 14 dei quali riferiti a periodi precedenti).
I nuovi casi di Covid sono rimasti sostanzialmente stabili nella settimana fra il 25 novembre e il primo dicembre rispetto alla settimana precedente. Tuttavia “il numero dei nuovi casi settimanali non è più un indicatore affidabile della circolazione virale, sottostimata almeno del 50%”, rileva il presidente della Fondazione, Nino Cartabellotta. Il numero dei positivi non è affidabile, aggiunge, “sia per l’utilizzo diffuso di tamponi fai da te, sia per il mancato testing di persone asintomatiche o paucisintomatiche”.
Vaccinazioni anti-Covid ancora in calo in Italia, sia nella prima dose (-1,3%) sia nella terza e la quarta (che al momento ha una copertura del 26,9%), mentre sulla quinta non si hanno ancora dati ufficiali; le persone non vaccinate nel nostro Paese sono 6,7 milioni.
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