Covid, nuovo Dpcm: dalle 18 stop asporto nei bar, resta il limite dei due “ospiti”
Sempre più probabile la nuova stretta sulla movida (ma non solo) col nuovo Dpcm. Tra le proposte che il governo ha presentato – e ribadito – alle regioni c’è infatti anche quella di imporre lo stop all’asporto per i bar dalle ore 18 (oltre a mantenere il divieto di spostamento tra regioni nelle zone gialle – da estendere con apposito decreto legge).
Le misure sono state l’oggetto di un incontro a cui hanno partecipato anche il ministro della Salute Roberto Speranza, i rappresentanti di Anci e Upi e alcuni governatori regionali. Il governo vuole confermare anche il limite di massimo due persone nelle visite a parenti o amici e confermare l’abbassamento degli indici di contagio superati i quali scatta il cambio di zona (con 1 si va in arancione e con 1,25 in zona rossa).
L’intenzione del governo nazionale è dunque quella di non abbassare la guardia, anche se salta l’ipotesi di imporre la zona arancione nei weekend a prescindere dalle classificazioni proposte dal monitoraggio. Possibile l’introduzione di una ipotetica “zona bianca”, cioè la previsione di togliere tutte le limitazioni qualora l’indice Rt scendesse sotto 0,5. Uno scenario che in questo momento sembra più un auspicio, ma che nei fatti è ancora molto lontano da raggiungere.
Nell’immediato invece le mosse saranno all’insegna della prudenza. Resteranno ancora chiuse palestre e piscine, gli impianti da sci (fino al 18), teatri, musei e cinema. Ma soprattutto sul tavolo del governo c’è l’ormai nota proposta di introdurre la “zona rossa” automatica al raggiungimento dei 250 casi ogni 100 mila abitanti: oggi il confronto con le regioni; giorno 13 il passaggio in Parlamento del ministro Speranza; il 16 gennaio l’eventuale entrata in vigore. Molte regioni rischiano di finire in breve tempo in area rossa se tale parametro venisse approvato: i governatori si oppongono.
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