Covid, Figliuolo: “AstraZeneca? Si poteva comunicare meglio. L’immunità di gregge…”
Francesco Paolo Figliuolo, Commissario per l’emergenza Covid-19, è stato intervistato a ‘Domenica In’ e ha fatto il punto della situazione sulla campagna vaccinale in Italia.
“Sugli over 70 siamo circa all’87%, sugli over 60 siamo a circa l’80%, ci sono un milione e mezzo di persone che andranno cercate – afferma – . Nonostante tutto i nostri concittadini hanno dimostrato di essere migliori di questa confusione che si è creata. Su AstraZeneca ci sono state più di dieci indicazioni diverse nel tempo, ma questo è figlio di un virus nuovo e sconosciuto e dei progressi della farmacovigilanza. Ci sono state delle motivazioni da parte della gente. In un’altra condizione si utilizzava tutto quello che avevamo per far calare la curva dei contagi, ora invece possiamo usare altri vaccini per l’eterologa con la seconda dose di AstraZeneca. Forse si poteva comunicare meglio“.
Sulla prossima riapertura delle discoteche, Figliuolo dice: “I giovani devono poter tornare in discoteca con atteggiamento responsabile e con il Green pass. Bisogna riappropriarsi della propria socialità, della libertà e riprendere il gusto del futuro, come ha detto il presidente Draghi. La vaccinazione è un atto importante, di consapevolezza. Con quella dei giovani si limita la circolazione del virus e quindi anche delle varianti”.
E sull’immunità di gregge in Italia, Figliuolo dice: “Si raggiunge all’80% dei 54 milioni della platea di vaccinabili, e sono assolutamente convinto che raggiungeremo questo obiettivo a fine settembre. Ma bisogna andarsi a vaccinare, come dimostra anche l’esperienza di altri Paesi a un certo punto si fa fatica a trovare i vaccinandi. Ma di vaccini a Rna (Pfizer e Moderna) ne abbiamo a sufficienza, a luglio solo poco meno di giugno. Ora usiamo AstraZeneca solo per la seconda dose agli over 60 e Johnson per le persone difficili da individuare o per categorie particolarmente mobili“.
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