Covid, Gimbe: “Meno test e 7 milioni di over 60 ancora esposti alla variante Delta”
Per la 15esima settimana consecutiva calano i dati sui contagi Covid in Italia, ma la fondazione Gimbe sottolinea nel suo monitoraggio come ormai l’attività di test e tracciamento sia sempre più bassa: secondo i dati dell’ultimo report, le persone testate sul territorio nazionale si sono ridotte a giugno del 60% rispetto a inizio maggio.
La fondazione avverte che la diminuzione dell’attività di testing rischia di portare ad una “sottostima” del numero dei nuovi casi e “documenta l’insufficiente tracciamento dei contatti”. E un altro dato viene posto sotto la lente di ingrandimento: tutti gli indicatori sono in calo, ma allo stesso tempo la riduzione dei pazienti ospedalizzati è ora più lenta e i decessi (seppur in calo da 10 settimane consecutive) ora si sono di fatto stabilizzati visto che la nuova media settimanale è di 31 al giorno rispetto ai 32 della settimana precedente.
L’altro allarme è legato alla variante Delta e in particolare agli over 60: la fondazione sottolinea come a oggi 2,4 milioni di soggetti non hanno ancora ricevuto una dose, mentre 4,6 sono in attesa della seconda. In totale sono circa 7 milioni di persone esposte parzialmente o totalmente al rischio di contrarre una malattia grave a causa della variante Delta. E guardando nel dettaglio le differenze tra regioni sono nette: Puglia, Lazio e Umbria hanno vaccinato oltre il 90% degli over 60 con almeno una dose; la Sicilia è ferma al 76,2%.
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