Covid in Sicilia, preoccupa la soglia di occupazione dei posti letto: rischio “zona gialla”
Continuano a essere poco confortanti i dati riguardanti il Covid in Sicilia. A preoccupare sono i numeri dell’ultimo monitoraggio, confrontati con i nuovi parametri assegnati per i vari profili di rischio ai vari territori, che fissano – per restare in zona bianca – al 10% la soglia massima di occupazione dei posti letto nelle terapie intensive e al 15% per i ricoveri ordinari.
La Sicilia è tra le regioni (insieme a Calabria e Campania) che lentamente si avvicina a queste percentuali con un valore di occupazione nelle aree mediche (ovvero nei reparti ordinari) rispettivamente dell’8%. Sicilia e Sardegna, ma anche il Lazio, hanno un valore di occupazione delle terapie intensive rispettivamente del 4,7%, 4,2% e 3,7%. Il rischio della “zona gialla” è ancora lontano ma tutte le curve sono in crescita e non va sottovalutata, soprattutto a medio termine.
Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, aveva commentato così gli ultimi dati: “Ci muoviamo su due binari, come sempre – afferma in un’intervista per Timeline, su Sky TG24 – . Da una parte l’opera di persuasione, che è incessante e non si è mai fermata, e dall’altra parte ci prepariamo al peggio: guai se pensassimo di farci cogliere impreparati. Non siamo preoccupati, ma occupati ad evitare che debba accadere il peggio, e nel frattempo spieghiamo ai siciliani, ma anche ai turisti, e sono tanti per fortuna in questo momento in Sicilia, che per evitare il peggio ognuno deve fare la propria parte”.
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