Covid, la proposta di Musumeci a Conte: “Rientri in Sicilia con obbligo di tampone”
“Blindare” la Sicilia in vista del Natale con i tamponi. Questo l’obiettivo del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e dell’assessore Razza che, in vista del nuovo Dpcm, tenteranno di convincere il governo nazionale a non applicare un blocco indiscriminato ai ricongiungimenti familiari (cioè al rientro dei soggetti fuori regione), ma subordinare il rientro all’esecuzione di un tampone.
Il Giornale di Sicilia riporta la posizione dell’assessore Razza: “Quando Musumeci propose che si arrivasse in Sicilia solo con la cosiddetta patente immunitaria, un tampone effettuato non più di due giorni prima, in molti dissero che si trattava di una proposta incostituzionale. Ma ora è anche lo Stato che rischia di sconfinare nell’incostituzionalità impedendo gli spostamenti e il ritorno a casa delle persone. Forse una maggiore rigidità può essere giusta nei confronti di chi rientra da altri Stati. Per chi deve rientrare da altre regioni si può pensare a un controllo che metta al sicuro da rischio”.
Tale soluzione sembra però difficile da far andare in porto e la Regione si starebbe nel frattempo già concentrando su altre misure, soprattutto in ambito di mobilità interna. Il piano sarebbe quello di non vietare spostamenti interni ma attuare formule per scoraggiarli, oltre a modificare nuovamente gli orari e i giorni di apertura dei negozi. Allo stesso tempo però il Cts lamenta un limitato coinvolgimento nelle scelte e chiede maggiore confronto con la Regione. Il tutto in attesa del vaccino che dovrebbe arrivare “fra gennaio e marzo” (afferma Razza): il piano di distribuzione verrà concordato in questi giorni e il ministro della Salute Speranza lo illustrerà in Parlamento giovedì.
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