Cuffaro attacca Catania: “Patetico. Bello sapere che sia la mia presenza ad inquietarlo”
“Toh… si risente Giusto Catania. Esce dal cancello della discordia e con la sua macchina istituzionale si immette nel turbinio del traffico, lui può usare la corsia preferenziale e pare, a suo dire, sia anche inquietato per la mia presenza in politica”.
Sono le parole del commissario regionale della DC Nuova, Totò Cuffaro, che punta il dito contro l’assessore al comune di Palermo ed esponente di Sinistra Civica Ecologista che aveva criticato i sostenitori del candidato a sindaco per il centrodestra Roberto Lagalla.
“Nella destra palermitana comandano Cuffaro e Dell’Utri – aveva dichiarato Catania -. Questi sono segnali inquietanti: è evidente che Lagalla rappresenta la foglia di fico di un quadro politico generato da due dei più noti condannati per mafia della scena politica italiana”.
“Certo, è bello sapere che sia la mia presenza ad inquietarlo, anziché indispettirsi per gli altri mille motivi che riguardano l’esito disastroso con il quale riconsegnano la città di Palermo. Lì sì che avrebbe motivo di inquietarsi”.
“Patetico Giusto Catania. Si inqueti da assessore ancora per qualche giorno, tra poco potrai continuare a farlo ma per fortuna dei palermitani, non più da amministratore di questa città. Occhio alle piste ciclabili, alla ZTL e alle corsie di preferenza, non vorrei che con questa inquietudine ti si annebbiasse la vista. Ah dimenticavo, buon lavoro, ancora per poco…”.