Disagio giovanile, dalla Regione 2 milioni di euro per percorsi di legalità e cultura
Il governo Musumeci finanzia, con 2 milioni di euro, 39 progetti per combattere le varie forme di disagio educativo e ridurre la percentuale di Neet (giovani che non studiano e non lavorano) in Sicilia, promuovendo l’inclusione sociale attraverso percorsi di avvicinamento alla legalità e alla cultura.
È stata pubblicata la graduatoria definitiva relativa all’Avviso “No more Neet”, a valere sui fondi Pon Legalità 2014-2020, che permetterà, nei prossimi mesi, di avviare progetti formativi rivolti a giovani tra i 14 e i 25 anni, residenti o domiciliati in Sicilia e in situazione di disagio socio-economico, con rilevanti ritardi formativi o rischi di devianza, prevedendo anche l’ammissione di soggetti stranieri o appartenenti a minoranze etniche, religiose o linguistiche.
“Con questo Avviso abbiamo voluto rendere protagonista il mondo dell’associazionismo, mettendo le sue virtuose esperienze sul territorio a disposizione delle scuole e delle università siciliane – spiega l’assessore regionale all’Istruzione e della Formazione professionale, Roberto Lagalla – Il progetto prevede lo svolgimento di attività educative laboratoriali, condivise tra associazionismo e istruzione e finalizzate al recupero dei ritardi scolastici ed alla maturazione di corretti stili di vita, ispirati a principi di legalità e inclusione. L’obiettivo è quello di colmare il gap educativo che caratterizza, in Sicilia, larghi strati della popolazione giovanile, soprattutto in aree territoriali a maggiore deprivazione economica e sociale, con l’auspicio di accrescerne il livello delle competenze e di superare i ritardi che tengono la nostra regione ancora lontana dal raggiungimento dei valori medi, italiani ed europei, relativi ai tassi di dispersione scolastica e di disoccupazione giovanile”.
Hanno presentato istanza di partecipazione organismi del terzo settore, diocesi, parrocchie e, in generale, il mondo dell’associazionismo, in partenariato con scuole superiori, istituti di alta formazione artistica, musicale e coreutica (Afam) e università di tutte le province siciliane. Ad ogni progetto è assegnato un finanziamento massimo di circa 60 mila euro per l’avvio di attività formative che coinvolgeranno, per ciascuna azione, fino a un massimo di 25 allievi.
La provincia che ha presentato il maggior numero di progetti, 17, è quella di Palermo, seguita da Messina, con cinque proposte progettuali, da Agrigento, Catania e Ragusa con quattro. Parteciperanno anche alcune associazioni del Siracusano, con due progetti approvati, e saranno rappresentate anche le province di Enna, Trapani e Caltanissetta con un solo progetto. Le proposte approvate riguardano, nel complesso, attività di sensibilizzazione sociale finalizzate a orientare i giovani a una cultura che favorisca lo sviluppo della legalità, della parità di genere e dei corretti stili di vita, il rispetto dell’ambiente e il superamento di ogni forma di illegalità, discriminazione e violenza, ovvero percorsi di educazione alla lettura, alla musica, al teatro, alle arti, allo sport e alla conoscenza consapevole dei diritti umani, anche finalizzati all’inclusione sociale. Saranno realizzati laboratori di alfabetizzazione e di valorizzazione delle diverse abilità individuali, iniziative seminariali per la cittadinanza attiva e l’orientamento al lavoro, nonché attività seminariali in tema di legalità e lotta alle mafie e alla criminalità organizzata.
È possibile consultare la graduatoria sul sito dell’assessorato regionale dell’Istruzione e della Formazione professionale al seguente link https://www.regione.sicilia.it/la-regione-informa/ddg-70-2022022-approvazione-graduatoria-definitiva
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