Donna uccisa a Palermo: il marito premeditava l’omicidio da tempo
Si continuano a delineare i contorni attorno all’uccisione di Piera Napoli. Secondo il giudice, il procuratore aggiunto Laura Vaccaro e il pm Federica Paiola, si sarebbe trattato di un omicidio premeditato perpetrato da Salvatore Baglione, marito della donna.
Ad una vicina di casa, la vittima aveva detto di avere paura che il marito potesse fare “qualcosa di pericoloso“. Era “ossessionato”, “la seguiva”. Per rimarcare la pericolosità e la violenza dell’uomo, nell’ordinanza con cui gli si applica la custodia cautelare in carcere, il magistrato ricorda quanto ha riferito la sorella agli inquirenti; un mese prima, Baglione si era ferito con un coltello alla pancia per rabbia.
Dopo avere ucciso la moglie, Baglione, che ora è in carcere, avrebbe pubblicato alcuni post su Facebook presi dalla pagina “Dna criminale”: “Il rispetto, gran bella parola peccato, non tutti ne conoscono il significato”, si legge in uno. Ed ancora: “Non mostrare il tuo mare a chi non sa nuotare, non permettere a nessuno di rovinare la tua pace soltanto perché non trova la sua”. L’uomo si è presentato dai Carabinieri per confessare il delitto con una felpa pulita ma con la maglietta e jeans sporchi di sangue.