Draghi in Senato: “Teniamo le mafie lontane dal Pnrr. Sfiducia al Governo? Un atto chiaro”
“Il Presidente della Repubblica ha respinto le mie dimissioni e mi ha chiesto di informare il Parlamento di quanto accaduto: una decisione che ho condiviso”.
Sono le parole di Mario Draghi pronunciate in Senato oggi riguardo la mancata “unità nazionale”. Il Premier ha poi toccato temi vicini alla Sicilia, tra cui il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e la necessità di “legalità”.
“Dobbiamo tenere le mafie lontano dal Pnrr”. Queste le parole di Draghi che ha ricevuto un’ovazione ricordando i magistrati Falcone e Borsellino. “E’ un’occasione unica per migliorare la nostra crescita di lungo periodo, creare opportunità per i giovani e le donne, sanare le diseguaglianze a partire da quelle tra Nord e Sud”.
“Entro la fine di quest’anno – prosegue -, dobbiamo raggiungere 55 obiettivi, che ci permetteranno di ricevere una nuova rata da 19 miliardi di euro. L’Italia è forte quando sa essere unita, ma ha bisogno di un governo capace di muoversi con efficacia e tempestività su 4 fronti fra cui il Pnrr”.
Il Premier ha poi parlato del voto di giovedì scorso e di come abbia “certificato la fine del patto di fiducia che ha tenuto insieme questa maggioranza. Non votare la fiducia a un governo di cui si fa parte è un gesto politico chiaro, che ha un significato evidente. Non è possibile ignorarlo, perché equivarrebbe a ignorare il Parlamento”.
“Non è possibile contenerlo – incalza -, perché vorrebbe dire che chiunque può ripeterlo. Non è possibile minimizzarlo, perché viene dopo mesi di strappi ed ultimatum. L’unica strada, se vogliamo ancora restare insieme, è ricostruire da capo questo patto, con coraggio, altruismo, credibilità”.
Draghi ritiene infatti che “un Presidente del Consiglio che non si è mai presentato davanti agli elettori debba avere in Parlamento il sostegno più ampio possibile. Questo presupposto è ancora più importante in un contesto di emergenza, in cui il Governo deve prendere decisioni che incidono profondamente sulla vita degli italiani”.
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